Arriva l’agenzia che conta la teste “In dubbio i numeri dei cortei”
Prima un milione di manifestanti, poi addirittura un milione e mezzo:
così gli organizzatori della marcia antiabortista tenutasi sabato
pomeriggio a Madrid hanno stimato la partecipazione, contro il molto
più modesto dato di 250.000 stimato dalla polizia. Ma i dati raccolti
dalla società Lynce, che ha effettuato conteggi accurati partendo da
rilevazioni aeree e filmate durante la manifestazione, hanno a dir poco
stravolto le stime: “appena” 55.316 manifestanti.
Sì,
precisamente 55.316 perché Lynce i manifestanti li ha contati «ad uno
ad uno» sulla base delle foto effettuate, come ha dichiarato a diversi
media spagnoli il suo direttore Juan Manuel Gutierrez. Insomma, la
differenza fra le cifre ’sparatè dai gruppi antiabortisti, i calcoli
della polizia e le cifre di Lynce è che quest’ultima non «calcola»,
bensì «conta». Con un margine di errore del 15%, che al massimo posta i
manifestanti a 63.300.
E l’agenzia nazionale spagnola Efe ha
deciso di fidarsi riportando i dati che hanno sollevato polemiche con
gli antiabortisti e il centrodestra. Come ha spiegato un portavoce
dell’agenzia al quotidiano di centrosinistra ’El Pais’, Lynce «ha
sviluppato un programma che identifica le sagome dei manifestanti.
Funziona, esce il numero con un margine di errore: ci è sembrato molto
rigoroso e abbiamo messo a disposizione di tutti i nostri abbonati la
possibilità di provare con un “pen drive” dell’impresa» le rilevazioni,
basate su sette immagini scelte su oltre 300 scattate durante il corteo.
Secondo
Gutierrez, comunque, 50-60.000 persone è una cifra di tutto rispetto:
«I numeri vengono manipolati e quando ci abituiamo a cifre altissime,
non si torna più indietro, la prossima manifestazione deve essere
sempre più grande». La concentrazione di sabato, insomma, «è stata un
successo: come portare in piazza tutta la popolazione di Segovia o di
Irun».