Arriva taglio acconto Irpef Salta ipotesi riduzione Ires e Irap
La riduzione dell’acconto fiscale di novembre ci sarà solo
per l’Irpef. È questa – secondo fonti bene informate – l’indicazione
emersa oggi dal Consiglio dei Ministri che avrebbe deciso di
concentrare l’attenzione sul calo dell’acconto per l’imposta sui
redditi delle persone fisiche escludendo invece la riduzione
dell’acconto Ires-Irap delle imprese di capitale.
«Il provvedimento varato oggi prevede il taglio solo dell’Irpef per un valore di 3,6 miliardi di euro»,
ha detto Paolo Bonaiuti, portavoce del premier Silvio Berlusconi, ai
microfoni del Tg4. Per Bonaiuti, si tratta di una «cifra importante
perché riducendo gli acconti che i cittadini dovevano pagare entro la
fine di novembre si lascia nelle tasche della gente più liquidità».
Secondo quanto si apprende da fonti tecniche, l’ultima stesura del provvedimento prevede una riduzione di 20 punti percentuali che perta l’acconto dal 99% attuale al 79%.
L’obiettivo del taglio sarebbe quello di dare un sostegno
concreto alla liquidità dei contribuenti che pagano gli acconti, in
funzione anti-ciclica, per spingere i consumi nel periodo natalizio.
La riduzione dell’acconto Irpef avrebbe l’effetto di rinviare a maggio, al momento del saldo,
una quota delle imposte dovute. L’acconto Irpef, in particolare,
riguarda tutti i contribuenti persone fisiche, e le società di persone,
che pagano questa imposta. Resterebbero quindi fuori le società di
capitale (dalle spa alle srl) che versano invece l’Ires. A beneficiare
della riduzione dell’acconto dell’imposta sui redditi sarebbero quindi
in particolare le micro-aziende personali e il popolo delle «partite
Iva» che pagano le imposte in base alle dichiarazioni dei redditi Unico.
La misura, se non saranno introdotti correttivi, non dovrebbe riguardare quindi i lavoratori dipendenti,
che pagano l’Irpef con trattenute in busta paga. Il beneficio però si
estenderebbe anche ai lavoratori dipendenti che hanno redditi
aggiuntivi (ad esempio per la seconda casa, o per l’incasso di
collaborazioni) o per coloro che hanno redditi assimilabili a quelli da
lavoro, come i separati che percepiscono un assegno familiare.
Bersani: è acqua fresca. Il segretario del Pd Pieluigi Bersani
ha definito la misura «acqua fresca». Il governo continua a «discutere
di palliativi mentre per animare un po’ l’economia c’è bisogno di una
manovra vera. Non è accettabile che il governo dica che non si può fare
nulla o che dia semplici segnali come questo dell’Irap e dell’Ires.
Piuttosto la cosa ragionevole è quella che si devono mettere risorse
fresche nelle tasche dei cittadini che hanno bisogno di spendere. Solo
così si fa ripartire l’economia».