Arrivano le ronde: minimo 25 anni, senza denunce
Potranno andare in giro per la città solo a piedi, senza animali e in
gruppi di massimo tre persone. Niente armi, oggetti contundenti o segni
distintivi di partito o di qualsivoglia altra organizzazione pubblica o
privata. Età minima 25 anni, buona salute, nessuna dipendenza da alcool
o droga, nessuna denuncia o ancor più condanna per reati non colposi. È
questo l’identikit delle ronde – ma nella bozza all’esame del Viminale
e dei tecnici della Polizia, con la supervisione del capo della Polizia
Antonio Manganelli, non ricorre mai questa definizione – che
diventeranno operative non appena il pacchetto sicurezza sarà in
vigore. Il documento, sette articoli, affida agli ”osservatori
volontari” compiti di sola sorveglianza, in quanto toccherà alle forze
dell’ordine intervenire nelle situazioni pericolose a loro segnalate.
Il regolamento, oltre a definire le caratteristiche dei componenti
delle ronde e la finalità sociale della loro azione, stabilisce anche
che gli ”osservatori volontari” indossino come divisa una casacca di
colore giallo fluorescente, resa riconoscibile dal logo
dell’associazione costituita e dal nome del comune in cui operano.
Nessuno potrà svolgere attività di sorveglianza di propria iniziativa,
perché tale compito è consentito solo a chi fa parte di ronde iscritte
a un albo istituito in ogni Prefettura. Annualmente il prefetto
valuterà se l’associazione – che deve svolgere la sua attività solo
gratuitamente, senza ricorrere ad alcun tipo di finanziamento – ha
ancora i requisiti per operare sul territorio. In ultimo, ogni
”osservatore volontario” dovrà partecipare a corsi di formazioni
organizzati dal Comune di appartenenza. Il responsabile dell’Interno
Roberto Maroni si dice convinto che il regolamento cancellerà ogni
dubbio e fugherà ogni perplessità. Il primo a esserne convinto,
conosciute le linee del provvedimento, è il ministro della Difesa
Ignazio La Russa: «I contenuti anticipati sono assolutamente in linea
con quanto concordato con Maroni in consiglio dei ministri. Trovano
pertanto il mio pieno apprezzamento». Negativo il giudizio
dell’opposizione, con la democratica Donatella Ferranti: «Arriva nuovo
lavoro per le forze dell’ordine che ora dovranno anche vigilare sui
comportamenti dei cosiddetti ”osservatori volontari”. Anche se il capo
della Polizia Antonio Manganelli farà il massimo sforzo per rendere
compatibile queste norme con i principi del nostro sistema democratico,
le ronde restano solo il giocattolo della Lega che insiste nel volerlo
mantenere in piedi, nonostante i chiarissimi anche se discreti rilievi
del capo dello Stato».