Arrivano rimborsi per 600 milioni di euro per 900 mila contribuenti!
Boccata d’ossigeno in arrivo per i contribuenti a ridosso delle
ferie estive. L’Agenzia delle Entrate sta inviando in questi giorni le
lettere per 900 mila rimborsi ad altrettanti contribuenti per le
dichiarazioni dei redditi presentate fino al 2007. L’ammontare dei
rimborsi è pari a 600 milioni di euro. Secondo quanto riferito
dall’Agenzia, i cittadini potranno incassare le cifre dovute con
procedure semplificate.
I 900mila rimborsi in corso di
pagamento si sommano ai 100mila già erogati dall’inizio dell’anno,
portando a quota 1 milione i rimborsi di imposte dirette e indirette
(ad esclusione dell’Iva), erogati ai contribuenti persone fisiche con
modalità automatizzate per un importo complessivo di circa 700 milioni
di euro.
Se si considerano tutte le diverse tipologie di rimborso effettuate,
anche nei confronti delle imprese, quest’ultima tornata porta quasi a
quota 9 miliardi le somme restituite a famiglie e imprese nel solo
primo semestre del 2009. I 600 milioni in arrivo ora dal Fisco
riguardano in gran parte l’Irpef e sono stati chiesti nelle
dichiarazioni dei redditi presentate fino al 2007.
Come avviene il rimborso
L’Agenzia delle Entrate
ha per l’occasione spiegato nel dettaglio le modalità con le quali i
rimborsi vengono erogati con l’obiettivo anche di evitare le truffe. Il
fisco – spiega fin dal titolo il comunicato – non chiede le coordinate
bancarie via e-mail. I rimborsi saranno accreditati sul conto corrente
comunicato dall’interessato o potranno essere riscossi presso un
qualsiasi ufficio postale, tramite esibizione del modulo che il fisco
sta spedendo al domicilio dei beneficiari. Rimane una terza
possibilità, quella di richiedere un vaglia cambiario – che è
praticamente un assegno circolare – della Banca d’Italia.
L’Agenzia consiglia comunque ai contribuenti la modalità di
accredito sul conto corrente che ritiene ”più rapida e sicura
erogazione dei rimborsi fiscali”. Questo può avvenire comunicando le
proprie coordinate Iban ”esclusivamente presso un ufficio o in via
telematica”, cioè tramite i sistemi telematici attivati dal Fisco.
”Si ricorda, infatti, – spiegano alle Entrate – che in nessun caso
l’Agenzia richiede ai contribuenti le coordinate bancarie o altri dati
sensibili via e-mail e invita a prestare particolare attenzione ai
tentativi di truffe”. Si sono verificati, infatti, diversi tentativi
di frode attraverso l’invio ai contribuenti di messaggi e-mail
falsamente attribuiti all’Agenzia delle Entrate (contraffazione del
logo e del dominio) con i quali si chiedono le coordinate bancarie al
fine di erogare presunti rimborsi. L’Agenzia a tutela dei cittadini ha
già avviato tutte le iniziative per individuare e perseguire i
responsabili dei tentativi di frode.