Asl, Rinaldi e Poggiani contro Scoppa. «Chiude i servizi e aiuta privati e famiglia»
«Il commissario dell’Asl Napoli 1, Maurizio Scoppa, ha lasciato senza servizio sanitario oltre 100mila persone ed è stato sordo ad ogni ipotesi alternativa proposta dal Comune di Napoli per l’utenza di Chiaiano». Parte da qui la denuncia del consigliere comunale Pietro Rinaldi che ieri, assieme al presidente dell’Ottava Municipalità, Angelo Pisani, ha preso parte al presidio di cittadini e comitati che hanno occupato proprio gli uffici del commissario straordinario presso l’ex Frullone, per protestare contro il trasferimento degli ambulatori dell’Asl di Chiaiano a Scampia. «Il commissario — aggiunge Rinaldi — dovrebbe spiegare come mai chiudeun servizio che è diretto concorrente del centro sanitario privato Aktis, che si trova nel comune di Marano, a pochi chilometri dal presidio sanitario di Chiaiano, e che è stato fondato proprio dalla sua famiglia. Scoppa chiude il pubblico e di fatto agevola gli interessi delle strutture private».
LA REPLICA DI SCOPPA – Dichiarazioni alle quali ha risposto subito il diretto interessato, il commissario straordinario, replicando: «Ho già dato incarico ai miei legali di procedere nei confronti di Rinaldi per diffamazione. È ora di finirla di fare politica gettando fango, la mia onorabilità non è a disposizione di chiunque. Le illazioni di Rinaldi dimostrano anche scarsa conoscenza dei fatti. Io ho attuato una disposizione già prevista dal commissario straordinario Coppola, nel segno della continuità con chi mi ha preceduto e non c’è alcun conflitto di interessi, il centro è appartenuto a mio fratello finché è stato in vita e adesso è gestito dai miei nipoti ma né io, né altri miei fratelli, abbiamo mai avuto alcun interesse nell’Aktis. Le dichiarazioni di Rinaldi sono anche tecnicamente insulse: l’attività del centro non ha nulla a che vedere con gli esami che si svolgevano al centro di Chiaiano».
LE ACCUSE DEL CONSIGLIERE POGGIANI – Ad incalzare il commissario straordinario della Napoli 1 c’è anche Ivo Poggiani, capogruppo di Napoli è Tua. «Il commissario — dice Poggiani — appartiene all’Ordine dei Cavalieri di Malta che hanno la proprietà di palazzo Walpoole ai Ponti Rossi, dove è ospitata in fitto passivo una struttura Asl come quella di Chiaiano, che guarda caso non è stata interessata da chiusura o accorpamenti con altre strutture». E anche su questo, immediata la replica di Scoppa: «Conosco i termini della questione, e la mia appartenenza all’ordine dei Cavalieri di Malta non ha nulla a che vedere. La logica del trasferimento della struttura di Chiaiano non è legata a questioni di fitto, bensì ad una necessità di ottimizzare le spese. La situazione di Villa Walpoole sarà esaminata a suo tempo con la dovuta obiettività».
PROTESTE AL PASCALE – Intanto, mentre gli uffici del commissario straordinario restano «sotto assedio», altre proteste e altri dubbi vengono sollevati sul Pascale. «Sorprende la solerzia con cui una delibera di autorizzazione di subappalto all’istituto nazionale, la 972 del 21 novembre, riesce ad essere esecutiva istantaneamente», afferma Caterina Pace, capogruppo di Idv al consiglio provinciale. «Infatti è di questa mattina non solo la firma della delibera, ma anche la presenza inquietante dei camion della ditta Mit Nucleare Srl, a cui sono stati subappaltati da parte della società Ab Medica Spa i lavori per lo smontaggio, rimozione e smaltimento di due acceleratori lineari Philips. È da chiarire che questi macchinari sono indispensabili per la radioterapia dei pazienti affetti da patologie oncologiche e speriamo che con la stessa urgenza siano stati predisposti ed organizzati tutti i percorsi alternativi per i pazienti, perché è sul diritto e sulla tutela della salute che abbiamo il dovere di vigilare». E «domani (oggi, ndr) — conclude Pace — per questa ragione, ci sarà un presidio sotto l’istituto di operatori sanitari, comitati, lavoratori e studenti del Policlinico che hanno a cuore la salute di questi pazienti». Ma c’è già un accordo con l’ospedale Ascalesi, che dovrebbe già garantire la copertura dei trattamenti radiologici necessari in attesa della sostituzione dei macchinari comunque obsoleti. Sulla Asl è intervenuto ieri anche il sindaco de Magistris, durante una visita al Secondo Policlinico: «Nonostante la competenza sull’attribuzione dei fondi appartenga alle Regioni — gravissimo il mancato trasferimento dei fondi nazionali e regionali che impedisce alle strutture di garantire il pieno diritto alla cura, ha commentato il sindaco — il Comune è molto impegnato sulla questione salute e non siamo soddisfatti, per questo faremo controlli seri sulle Asl commissariate e avanzeremo proposte e soluzioni dettagliate».