Asl, stipendi ancora bloccati. NoiConsumatori chiede l’intervento del Prefetto Pansa
Hanno occupato la strada tra la Prefettura di Napoli e Piazza del Plebiscito: i dipendenti della Asl Napoli 1 sono in stato di agitazione. Questa volta sono a rischio gli stipendi del mese di giugno, dicono i sindacati. Il ritardo nei pagamenti delle spettanze nella Asl fu all’origine della protesta di Mariarca Terracciano, l’infermiera dell’ospedale San Paolo che si sottopose per alcuni giorni a prelievi di sangue e, una settimana dopo aver interrotto la protesta, morì per un improvviso malore.
“La situazione continua ad essere drammatica, non è bastato il sacrificio di una donna – afferma l’avvocato Angelo Piani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Il Banco di Napoli non è ancora stato autorizzato a procedere per i pagamenti ai dipendenti, nonostante la norma sull’impignorabilità dei beni delle Asl. Ribadisco che questo blocco è anticostituzionale ed oltre agli stipendi negati ai dipendenti, che nonostante continuino a lavorare si vedono negati i loro diritti primari , c’è anche una grossa difficoltà da parte delle imprese che da un lato sono soffocate dalle pubbliche amministrazioni che non pagano i debiti dall’altro dallo Stato, che attraverso Equitalia, provoca i fallimenti di chi non possiede liquidità”. NoiConsumatori e il suo presidente Angelo Pisani chiedono l’intervento immediato del prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, per mettere ordine e trovare una soluzione in grado di provvedere alla tutela dei lavoratori e delle imprese.