Assalto ai treni, caos a Milano Nuova allerta meteo, paura per i fiumi
ROMA (23 dicembre) – Nuova odissea sulle
tratte ferroviarie. Ottocento persone bloccate all’alba per i danni
causati dal ghiaccio alla rete elettrica alle linee da Milano verso
Bologna e Genova. Ore di ritardo: in centinaia alla stazione Centrale
tra ritardi e cancellazioni. Tanti i passeggeri che annunciano denunce.
Caos anche negli aeroporti di tutta Europa. Nuova allerta meteo della
Protezione Civile: pioggia al Nord e venti al Sud dove le temperature
sono salite fino a 24 gradi. Paura per la piena dei fiumi. In Liguria
un uomo è stato travolto dalla piena di un torrente. A Venezia stanotte
l’acqua alta ha raggiunto i 143 centimetri. Resta l’allarme gelo sulle
strade dell’Emilia-Romagna.
Stanotte, per oltre sei ore sono rimasti bloccati sette treni,
con 800 persone a bordo in totale, nel tratto lodigiano della linea
ferroviaria Milano-Bologna. Sul posto sono arrivati i volontari della
Protezione civile e della Croce Rossa Italiana per portare viveri e
bevande caldi.
Milano, centinaia di passeggeri tra ritardi e cancellazioni alla stazione Centrale.
Dal tabellone di arrivi e partenze sono state segnalate le
cancellazioni del treno 9712 in arrivo da Venezia, il 9806 in arrivo da
Ancona, il 9608 in arrivo da Napoli, mentre il 2641 in partenza per
Bergamo alle 12:00 è stato spostato alla stazione di Milano Lambrate.
Ci sono poi segnalati ritardi per il treno 503 in partenza da Napoli
(270 minuti), il 657 per Grosseto (210 minuti), il 926 in arrivo da
Lecce (225 minuti).
Intercity per Napoli, arriva solo a Roma. Dalla Stazione
Centrale di Milano era previsto anche un Intercity diretto a Napoli
delle 6,50, ma dopo oltre cinque ore gli è stata cambiata destinazione:
la maggior parte dei passeggeri è scesa dalle carrozze, compreso
Salvatore Perriello, insegnante di 48 anni, che da due giorni cerca di
raggiungere l’Irpinia. «Lunedì sera sono venuto in stazione per
prendere il notturno per Foggia ma è stato cancellato, ieri ci ho
riprovato e oggi sono ancora qui», ha spiegato, rassegnato ad attendere
ancora.
«È assurdo, sembra di essere nel terzo mondo – ha detto una
signora visibilmente provata dal freddo e dall’attesa – sono ore che
aspettiamo di partire. Adesso il nostro treno è scomparso dal tabellone
e nessuno ci dice nulla». Per una ragazza in partenza per Genova, «il
suggerimento fatto da Ferrovie dello Stato di portare coperte e panini
è una stupidaggine che offende l’intelligenza dei viaggiatori». Eppure
c’è chi la pensa diversamente: «Meglio i treni che ritardano che gli
aeroporti che vengono chiusi. Se non altro il servizio di trasporto è
garantito, anche se con qualche difficoltà».
Treni in ritardo anche in Friuli. Questa mattina sono stati
cancellati i due Eurostar Freccia Bianca in partenza da Trieste alle
6:35 e alle 9:38 e diretti a Milano, per l’assenza dei convogli, che
erano stati fatti fermare ieri a Mestre (Venezia) per i ritardi
accumulati. Alle 9:39 è arrivato alla stazione di Trieste l’Intercity
da Napoli, con 130 minuti di ritardo, mentre alle 11:06 è giunto il
Lecce-Trieste, che aveva accumulato circa 100 minuti di ritardo. Disagi
si sono avuti anche sulle linee locali Udine-Tarvisio e
Udine-Cervignano, dove in mattinata sono stati soppressi, per guasti
alle locomotive, una decina di convogli, sostituiti da pullman.
Autostrade. Chiusura temporanea sulla A26 Genova
Voltri-Gravellona Toce del tratto tra Casale Monferrato nord e
Alessandria, in direzione sud, dove è in corso il ripristino degli
incidenti avvenuti. Sull’A1 Milano-Napoli, nel tratto tra Roncobilaccio
e Barberino in direzione Firenze, a causa dell’incendio di un mezzo
pesante ora spento, avvenuto al km 258, il gruppo comunica che si
registrano 9 km di coda in direzione sud. Sul luogo dell’incidente sono
intervenuti i Vigili del Fuoco e sono all’opera i soccorsi meccanici,
oltre al personale della Direzione 4 Tronco di Firenze. Per i tratti
alternativi consultare Autostrade per l’Italia.
Emilia Romagna allerta pioggia e fiumi in piena.
Il livello dei fiumi del centro-nord Italia, che nelle prossime ore
potrebbe alzarsi in conseguenza delle abbondanti piogge previste e
dello scioglimento della neve dovuto al rialzarsi delle temperature. Le
avvisaglie si sono già avute sull’appennino tosco emiliano, dove si
sono registrate delle piene, e nel levante Ligure, dove nelle ultime 12
ore sono caduti 180 millimetri di pioggia.Nella notte è salita la
temperatura e al mattino l’Emilia-Romagna si è svegliata sotto un bel
sole invernale, il segno che il peggio è passato, dopo il gelo degli
ultimi giorni e l’allerta di protezione civile fino alle 15 di oggi.
Un uomo è scomparso ieri notte intorno alle 23 a Riva Ligure,
nell’imperiese. È stato trascinato via dalla piena del torrente Santa
Caterina, sulle alture di Riva Ligure, nell’Imperiese, sotto gli occhi
del figlioletto di 5 anni. Secondo quanto raccontato dal bambino, dopo
una cena a casa di amici, l’uomo ha fermato la vettura ed è sceso per
verificare di poter attraversare il torrente Santa Caterina, ma sarebbe
stato investito dalla piena. Il bambino, rimasto in auto, ha assistito
impotente alla drammatica scena e poi è corso verso la casa degli amici
per dare l’allarme.
Sono operativi gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa. Lo ha reso noto la Sea.
All’aeroporto di Linate il traffico aereo è regolare. A Malpensa, dove
ha nevicato tutta la notte, il traffico aereo registra ritardi per le
necessarie operazioni di de-icing.
Enac: Sea dia ai passeggeri informazioni ogni 30 minuti. L’Enac
ha chiesto alla Sea di fornire ogni 30 minuti ai passeggeri presenti
all’aeroporto di Linate informazioni dettagliate sullo stato dei voli.
L’Enac assicura infine attraverso il proprio Direttore di aeroporto
presente a Linate la vigilanza sulle operazioni condotte dalla Sea per
l’attuazione dei piani di emergenza meteo.
Fiumicino. Salvo alcuni ritardi e la cancellazione di tre voli
in partenza per lo scalo milanese di Linate (due di Alitalia e uno
della Lufthansa), è tornata quasi normale la situazione dei voli
all’aeroporto di Fiumicino,
penalizzato nei giorni scorsi per via del maltempo che ha colpito in
particolare gli aeroporti milanesi e del nord Itali,a dell’Europa e
Usa. Pressocchè regolari questa mattina anche i voli da e per gli Stati
Uniti.
Un centinaio di passeggeri sardi aspettano da tre giorni di poter rientrare nell’Isola
per le feste natalizie con i voli da Milano Linate. La Regione
Sardegna, intanto, sollecita una commissione di inchiesta con Enac, Cai
e Meridiana per accertare eventuali responsabilità. Passata l’ondata di
maltempo, il traffico a Linate è stato bloccato perchè gli spazzaneve
avrebbero coperto di neve le luci della pista. Lo scalo, riaperto
questa notte, sta ora smaltendo tutto l’arretrato dei voli. Per alcuni
passeggeri diretti a Cagliari, Olbia e Alghero questa è stata la terza
notte trascorsa in aeroporto o in altre strutture alternative (hotel,
casa di amici e parenti). L’assessore regionale dei Trasporti, Liliana
Lorettu, fa sapere che Meridiana ha messo a disposizione cinque voli in
più. «Entro oggi – annuncia l’esponente della Giunta Cappellacci –
tutto dovrebbe tornare nella normalità, e anche gli ultimi passeggeri
bloccati a Milano rientreranno in Sardegna».
Acqua alta a Venezia. Il fenomeno dell’acqua alta è ricomparso a
Venezia intorno alle 4 di questa notte, toccando i 140 centimetri sul
medio mare e segnando quello che è il record per il 2009. Secondo il
Centro maree del Comune si tratta d una «marea eccezionale» che fa
segnare un codice rosso pari al sesto livello su una scala di sei
valori. Con 140 cm di acqua alta è stato sommerso il 54% circa del
centro storico lagunare.
Acqua alta a Trieste, paura per l’Isonzo. Acqua alta in piazza
Unità d’Italia. L’Isonzo è esondato nei comuni di Poggio Terra Armata e
Peteano, nel Goriziano. In Friuli Venezia Giulia le temperature dai -17
di due giorni fa sono passate ai +13 di oggi. piena è anche il
principale affluente, il Torre ,che ha le acque ai limiti degli argini
da Versa (Gorizia) a Pieris (Gorizia). A Trieste l’acqua alta ha
causato danno in diversi palazzi della piazza e della zona delle Rive.
Danni e disagi anche a Muggia (Trieste) dove il porticciolo è rimasto
sott’acqua per diverse ore.
Gran Sasso: chiusi impianti per vento. Brusco rialzo della
temperatura a Campo Imperatore sul Gran Sasso: a causa del fortissimo
vento da sud ovest colonnina a +1 e impianti di risalita chiusi per
precauzione. Il vento ha tolto o sciolto anche molta neve caduta nei
giorni scorsi e si spera nelle prossime precipitazioni per riaprire ai
turisti le piste da sci.
Fiumi Magra e Vara in piena e sorvegliati speciali nello spezzino,
dopo l’allerta idrogeologico scattato a seguito dello scioglimento del
ghiaccio e della neve e la forte pioggia. Per tutta la notte la
Protezione Civile ha fatto vigilanza sulle sponde e sono state evacuate
a titolo precauzionale alcune abitazioni immediatamente a ridosso degli
argini. I vigili del fuoco del distaccamento spezzino sono già
intervenuti per piccoli episodi franosi, ma al momento non si segnalano
emergenze più gravi. Il fiume Magra è esondato nelle classiche aree a
rischio del tratto focivo, Fiumaretta e Bocca di Magra, ma solo di una
quarantina di centimetri, invadendo orti, autorimesse, locali terranei.
Al Sud danni per lo scirocco. Ancora danni nella notte
nella provincia di Palermo a causa del forte vento di scirocco che da
ieri soffia sulla zona. Numerosi gli interventi dei Vigili del fuoco
che la notte scorsa sono stati chiamati da una cinquantina di
cittadini. Il vento ha divelti grossi rami d’alberi, cartelloni
pubblicitari finiti sul manto stradale e fatto cadere alcuni pezzi di
cornicioni. Disagi anche sulla circolazione dell’autostrada
Palermo-Mazara del Vallo per i grossi rami d’albero finiti sulle
carreggiate. A San Giovanni Li Cuti, vicino Catania la temperatura ha
raggiunto questa mattina i 24 gradi.
Neve in Valtellina, viabilità in tilt. La nevicata della notte
scorsa ha creato problemi alla viabilità in Valtellina e Valchiavenna.
Sulle principali arterie insidiose incrostazioni di ghiaccio che hanno
rallentato la circolazione dei veicoli. C’è chi ha impiegato due ore
per percorrere circa 40 chilometri, ossia il tratto di statale 38 dello
Stelvio compreso fra Piantedo e il capoluogo valtellinese. Una piccola
slavina, che non ha provocato alcun ferito, è caduta attorno alle 3
della notte sulla strada provinciale di Isola, non lontano da Madesimo.
La strada, dopo i necessari sopralluoghi, è stata riaperta oggi.