Assenteisti nelle p.a., ‘timbravano cartellini per se e per i suoi’, Pisani "Interruzione di pubblico servizio, cittadini penalizzati. Chiediamo pene più severe!"
Una nuova indagine anti-assenteismo denominata ‘Primo maggio’ è stata condotta dalle forze dell’ordine nella provincia di Caserta. Erano numerosi i dipendenti pubblici che timbravano sistematicamente il cartellino per se stessi e per gli ‘amici’ e ritornavano per rimarcarlo nell’orario d’uscita. C’era chi andava ad aprire l’edicola di famiglia, chi faceva un lavoro a nero ed intanto pochissimi erano i lavoratori ‘veri’ che erano all’opera durante il giorno.
“I dipendenti pubblici non solo hanno truffato lo Stato, ma hanno danneggiato, chissà per quanto tempo, i cittadini”.
È quanto dichiarato
dall’avvocato Angelo Pisani, Presidente Nazionale dell’associazione Noi
Consumatori.it. “ Si parla tanto di burocrazia lumaca ed è normale che lo sia, a questo punto, visto che i dipendenti pubblici, almeno in questa occasione, sono effettivamente la metà rispetto a quelli che si contano su carta. Si tratta di garantire un diritto dei cittadini i quali devono essere certi di trovare un punto di riferimento importante presso le Istituzioni pubbliche al fine di risolvere problematiche legate al servizio pubblico. Pertanto, plaudiamo all’iniziativa dell’Arma, ma allo stesso tempo chiediamo che vengano messe in atto pene più severe per chi interrompe in questo modo il pubblico servizio, dove sono come al solito i cittadini a dover pagare le pene degli assenteisti – ha concluso l’avvocato Pisani.