Assolto in Tribunale dopo 16 mesi agli arresti
Assolto per non aver commesso il fatto: con questa formula i giudici
del Tribunale di Napoli hanno scagionato un 35enne di Pozzuoli, Massimo
Del Giudice, dall’accusa di rapina a mano armata. Un’accusa che gli era
costata cara: l’uomo ha infatti scontato sei mesi di detenzione in
carcere e altri dieci ai domiciliari. La fine dell’incubo è arrivata
grazie al verdetto del Tribunale. Il processo si è infatti concluso con
l’assoluzione. «Un classico caso di malagiustizia – commenta il
difensore di Del Giudice, l’avvocato Salvatore Chiaravalle – Forse
l’unica colpa del mio assistito è stata quella di essere schedato negli
archivi di polizia giudiziaria come un cattivo venditore di mitili (tra
i precedenti aveva infatti la vendita di prodotti alimentari con
violazione delle norme igieniche, ndr) o, al più, per aver disertato il
servizio militare. Perché questi erano i suoi precedenti penali». Sta
di fatto che per i giudici l’uomo non commise 19 giugno 2007 una rapina
a mano armata. Sei mesi in galera. Dieci agli arresti domiciliari e –
complessivamente – due anni per poter ottenere l’esito del processo in
Tribunale. Tempi lunghissimi, insomma. «Eppure – conclude l’avvocato
Chiaravalle – sin dalle prime battute del processo avevamo dato ampia
prova dell’innocenza del nostro assistito. Nonostante ciò, la Procura
non ha voluto sentire ragioni, o comunque non ha voluto smentire se
stessa, e il suo operato».