Assunzioni nelle città Roma davanti a Milano
E’ a Roma che le imprese programmano, tra luglio e settembre, il maggior numero di assunzioni di questa estate sempre complicata per chi è in giro a cercare un impiego. Ci saranno nella Capitale e nell’area della provincia, quasi 14 mila posti. Non tanti, è vero, se si considera il numero di abitanti che insistono nell’area, ma pur sempre tremila in più delle assunzioni che verranno effettuate a Milano e nel suo hinterland dove invece le aziende si fermeranno a quota 10mila e 800.
A decretare il piccolo predominio nell’esiguo mercato del lavoro italiano è la rilevazione anche a livello provinciale, per la prima volta trimestrale, del sistema informativo Excelsior. Il rapporto è messo a punto da Unioncamere e dal ministero del Lavoro e vi sono registrate le intenzioni di assunzioni delle aziende italiane per il terzo trimestre del 2011.
Saranno quindi 13mila e 810 i nuovi impieghi delle imprese romane. Circa quattromila di questi saranno stagionali mentre saranno più del doppio (9.540) quelli che non avranno un carattere stagionale. Per le aziende romane non sarà molto difficile trovare quel che cercano. Se ne ha conferma anche a sentire le loro opinioni. Infatti, solo nel 15,9 per cento dei casi i direttori del personale affermano che avranno problemi a individuare i candidati adatti. Un valore al di sotto della media nazionale del secondo trimestre 2011 (pari al 17,2 per cento) e di molto inferiore alla media nazionale di solo tre anni fa quando era pari al 26,2 per cento.
Nella Capitale il tasso di disoccupazione è pari al 9,1 per cento. Sono anche qui soprattutto i giovani a soffrire. Tra gli under 25 i senza lavoro sono il 30,5 per cento. Più accentuato il fenomeno nel segmento femmile dove la disoccupazione è pari al 31,7 per cento contro il 29,6 per cento dei ragazzi.
A Milano le assunzioni non supereranno invece quota undicimila. Le ricerche di personale che non riguarderanno impieghi legati alla stagione saranno 8.860. Nel capoluogo lombardo i datori di lavoro faranno più difficoltà però a trovare le figure idonee ai posti che si apriranno via via con il trascorrere dei giorni. Nel 20 per cento dei casi si tratta infatti di figure di difficile reperimento.
Nel capoluogo lombardo la disoccupazione è meno acuta di quanto non sia però a Roma o nel resto d’Italia e, nella media del 2010, si ferma al 5,9 per cento. Sempre elevata, seppure su livelli più bassi di quelli nazionali, quella giovanile. Qui gli under 25 che non hanno un impiego sono il 21,5 per cento.
Dietro i due grandi centri, che mettono insieme meno di 25 mila assunzioni programmate, c’è Napoli dove le imprese apriranno le selezioni per 6.770 nuovi impieghi. Di questi saranno 5.360 quelli che non hanno carattere stagionale. Nel capoluogo campano, dove il tasso di disoccupazione medio del 2010 è stato del 15,7 per cento, le imprese dichiarano che solo l’11,6 per cento delle figure sarà di difficile reperimento.
A completare la classifica delle prime dieci province per numero di assunzioni programmate per il trimestre luglio-settembre 2011, ci sono poi Torino (5.030 posti), Trento (4.640), Bologna (4.250), Bolzano (4.110), Firenze (3.890), Brescia (3.370) e Venezia (2.830).
All’opposto, le realtà provinciali dove il mercato del lavoro, in termini di volume assoluto, sarà più stagnante sono Enna con 280 posti, Gorizia con 320 assunzioni, Verbano-Cusio-Ossola (320), Rieti (330), Oristano (340), Biella (350), Asti (350), Isernia (380) e Vercelli (390).
Quanto alle città dove le imprese fanno più difficoltà a trovare nuovo personale, in vetta si trova Pordenone dove nel 39,1 per cento dei casi delle assunzioni programmate si tratta di figure di non facile reperimento. Seguono Frosinone (35,7 per cento), Gorizia (35,4 per cento), Trieste (32,4 per cento), Firenze (31 per cento), Udine (29,9 per cento) e Biella (29,9 per cento).