ASTA GIUDIZIARIA, BUFERA SULLE 14 TELE DEL PITTORE GIANNI PISANI RAFFIGURANTI LA VIA CRUCIS
BUFERA SULLE 14 TELE DEL PITTORE GIANNI PISANI RAFFIGURANTI LA VIA CRUCIS ,
L’AVVOCATO PISANI : LANCIA APPELLO ALLE ISTITUZIONI LOCALI E NAZIONALI E PREPARA RICORSO D’URGENZA PER EVITARE
Ricorso d’urgenza in tribunale per chiedere il sequestro delle 16 opere che compongono la “Via Crucis” di Gianni Pisani, che fu donata al Museo di Santa Chiara di Napoli e il loro ritorno in chiesa o all’autore affinche tutta la collettività fedeli e turisti possano godere del valore artistico e religioso dei quadri inaspetatamente e improvvisamente venduti ad un ‘asta giudiziaria all’insaputa dell’autore il pittore Gianni Pisani .
A chiedere un intervento immediato e urgente dei rappresentanti delle istituzioni locali e l Ministero dei Beni Culturali, in particolare proprio del Ministro Sandro Bondi sull’assurda e scandalosa vicenda, oltre all’avvocato del pittore “scippato2 dele sue opere come un padre del proprio figlio, anche il comitato difesa diritto alla cultura e patrimonio artistico del movimento Noiconsumatori.it che denuncia la mostruosità di quanto accaduto sia dal punto di vista etico che giuridico.
“E’ inaudito e inspiegabile che delle opere d’arte donate alla chiesa che potrebbero essere considerate parte del patrimonio artistico nazionale – spiega il presidente dell’Associazione Noiconsumatori l’avvocato Angelo Pisani – facciano questa fine e vengano vendute all’asta senza neanche far esercitare il diritto di prelazione alle istituzioni o all’autore, chiediamo che venga immediatamente fatta chiarezza su tutta la vicenda e sospesi gli effetti della vendita all’asta per impedire che le opere finiscano nelle mani e nelle case di chi pensa di averle regolarmente acquistate.
“Gianni Pisani – continua la nota – ha donato le opere a Santa Chiara e non all’ex padre Reale (i cui beni personali eventualmente sarebbero potuti esser sequestrati)”. Il movimento Noiconsumatori chiede che le opere tornino a Santa Chiara oppure che vengano restituite al legittimo proprietario”. L’avvocato Angelo Pisani, legale dell’artista, è fiducioso di sottrarre a un destino per così dire privato un bene che nacque per restare pubblico. L’avvocato Pisani ha presentato ricorso d’urgenza, la questione – dice – è complicata: se emerge la buona fede dell’acquirente risulta difficile la restituzione, al massimo si potrebbero chiedere i soldi, non le opere che invece sono patromonio di tutti ed anche la magistratura dovrebbe tutelare ”.