Atitech, obiettivo: salvare i posti di lavoro
E’ stato convocato per lunedì prossimo a Roma, dal
sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni
Letta, il Tavolo di confronto sul futuro di Atitech, il polo napoletano
di manutenzione dell’ex Alitalia. Lo annuncia il commissario
liquidatore della compagnia di bandiera, Augusto Fantozzi, in un
intervento presso la Terza commissione del consiglio regionale della
Campania. “Il nostro obiettivo è salvaguardare la professionalità di
Atitech – spiega Fantozzi,che spera in un’intesa tra Cai e
organizzazioni sindacali, invitando “da non politico, la politica a
trovare una soluzione”.
“Alitalia si impegna a fornire da subito aerei ad Atitech in modo da
consentirle di proseguire la manutenzione pesante a prezzo di mercato,
ma concordati tra le parti; dovrà essere redatto, inoltre, un piano
industriale ed occorrerà un ridimensionamento di organico” aggiunge
Fantozzi che invita anche la cordata che fa capo a IesMed, la
finanziaria del presidente degli industriali di Napoli, Gianni
Lettieri, a presentare la propria offerta per Atitech prima di lunedì
dato che “fino ad oggi non si è fatto avanti nessuno”.
Sul futuro di Atitech è intervenuto anche il segretario generale della
Cisl Raffaele Bonanni, a margine del congresso regionale a Caserta.
“Nei prossimi giorni abbiamo chiesto un incontro al governo per fare il
punto della situazione di Atitech e verificare se ci sono ancora le
condizioni di cui avevamo già discusso in passato. A noi interessa
salvare ogni posto di lavoro” ha detto il sindacalista aggiungendo:
“Bisogna sostenere l’economia in Campania e mantenere l’occupazione,
rinnovando l’azione sindacale per iniziare una battaglia diversa e
riuscire a mettere insieme le classi dirigenti e le imprese”.
Per Bonanni, infine, bisogna evitare gli sprechi “e speriamo che anche
la Cgil si unisca a noi su questo modo di pensare. Sul versante degli
investimenti, il governo deve fare la sua parte, ma lo deve fare in
relazione a tutte le forze locali. Quattro anni fa io fui riempito di
cattive parole dal sindaco di Napoli quando dissi che la classe
dirigente locale che dorme e non fa il proprio dovere, dà l’alibi ai
governi centrali di fare il doppio”.