Aumenta divario prezzi-salari mai così ampio dal 1997
A settembre, su base annua, la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,7%) e il livello d’inflazione (+3,0%), su base annua, ha toccato una differenza pari a 1,3 punti percentuali. Si tratta del divario più alto almeno dal 1997. E’ quanto risulta dal confronto dei dati Istat.
Oggi l’Istat ha, infatti, diffuso i dati sull’andamento delle retribuzioni contrattuali, aggiornati al mese di settembre. Cifre che mostrano su base mensile un, seppur lieve, segno positivo (+0,3%), mentre su base annua la distanza tra l’aumento dei salari e quella dei prezzi si è allargata ancora. A settembre il tasso d’inflazione annuo si è attestato al 3%, accelerando nel confronto con il mese precedente, al contrario le retribuzioni sono rimaste ferme allo stesso livello (1,7%).