Aumentano i mutui alle famiglie
In Italia i finanziamenti bancari destinati alle famiglie hanno
manifestato nell’ultimo periodo “una dinamica in accelerazione”, in
controtendenza rispetto a quanto mostrato dagli altri sistemi bancari
europei, ed è principalmente concentrata nel mercato dei mutui per
l’acquisto di abitazioni. Lo scrive l’Abi nel rapporto mensile di
novembre, spiegando che in settembre, complice il livello dei tassi ai
minimi storici, il tasso di crescita tendenziale dei finanziamenti alle
famiglie è stato di +3,6% in Italia, contro il +1,6% del settembre 2008
e il -0,7% valore minimo del novembre 2008.
fronte, invece, risultano in calo i finanziamenti alle imprese che a
settembre hanno registrato un calo dello 0,2% sullo stesso periodo
2008. E’ la prima volta dopo molti anni di crescita ininterrotta che il
flusso dei finanziamenti anziché espandersi su base annua si restringe.
Ancora nel mese di agosto gli impieghi erano aumentati dello 0,9%.
La
crescita a settembre 2008 era stata del 10,8%. Le prime stime sugli
impieghi di ottobre (mese per il quale non sono ancora disponibili dati
disaggregati tra imprese e famiglie) evidenziano uno stallo degli
impieghi complessivi, cresciuti solo dello 0,3% e in frenata rispetto
al +1,3% di settembre.
Mutui: tasso medio al 3%, richieste in forte aumento
L’andamento
dei finanziamenti alle famiglie in Italia è in controtendenza rispetto
alla media dell’Eurozona, secondo quanto rilevato dall’Abi, dove, nel
periodo settembre 2008-settembre 2009, l’aggregato è passato da +3,7% a
-0,2%. Stessa dinamica si riscontra in Francia (da +8,3% a +1,8%),
Spagna (da +7,2% a -0,4%), Olanda (da -0,8% a -5%), mentre in Germania
si è invece assistito a una sostanziale stabilità (da -0,9% a +0,1%).
In
aumento nell’ultimo anno e’ risultata la quota dell’Italia sui
finanziamenti alle famiglie sul totale dell’Eurozona, passata dal 9,5%
al 9,8% (8,8% a fine 2003). A trainare la domanda di finanziamenti da
parte delle famiglie, sottolinea l’Abi, è la richiesta di mutui per
l’acquisto di immobili, alla cui base c’è “la favorevole dinamica dei
tassi di interesse bancari, unitamente alla maggiore propensione delle
famiglie italiane verso il mattone, da sempre considerato il ‘bene
rifugio’ per antonomasia, e a un generale miglioramento del clima di
fiducia. “Il mercato delle abitazioni – afferma l’Abi – si sta muovendo
un po’, non tantissimo ma meglio di prima” e questo perchè “in Italia
non c’è stata una vera bolla immobiliare e c’è un’esigenza di
diversificazione del risparmio da parte delle famiglie”. E’
“sostenuta”, infatti, all’interno dei finanziamenti alle famiglie, la
dinamica dei mutui per l’acquisto di abitazioni, che in Italia in
settembre è stata di oltre il 4,5% (-0,5% nel settembre 2008). Anche in
questo caso, il trend in Italia si posiziona su un valore superiore a
tutti i principali Paesi europei.
L’Abi cita anche la forte
riduzione dei tassi di interesse degli ultimi mesi, assieme al
persistere di una situazione di incertezza sui mercati finanziari, tra
le ragioni che hanno spinto le famiglie a rivolgersi nuovamente al
mercato immobiliare.
Nell’ultimo anno, il tasso applicato
dalle banche per le nuove operazioni di acquisto di immobili è passato
dal 5,76% dell’ottobre 2008 a un nuovo minimo storico del 3%
nell’ottobre di quest’anno.