Auto aziendale, quanto “corre” il fisco?
Nulla di nuovo sul fronte benefit. Sebbene siano
state recentemente aggiornate le tabelle Aci per il calcolo del reddito
sui fringe benefit, gli importi rimangono sostanzialmente invariati. La
notizia arriva da un comunicato delle Entrate che riporta le nuove
tariffe Aci per il benefit auto, ciclomotori e motocicli ad uso
promiscuo 2010.
Il comunicato dell’agenzia delle
Entrate con le “tabelle nazionali dei costi chilometrici di esercizio
di autovetture e motocicli elaborati dall’Aci” per il calcolo del
reddito derivante dall’uso promiscuo di auto aziendali è stato
pubblicato sul supplemento ordinario 233 alla «Gazzetta Ufficiale» 289
del 12 dicembre 2009.
Come si calcola il reddito?
La
tabella Aci del benefit auto predisposta sulla base di una percorrenza
annua di 15mila chilometri è quella prevista dal Fisco per il calcolo
del reddito da indicare in busta paga. L’imponibile si ottiene
moltiplicando il costo al chilometro dell’autovettura interessata per
15mila e calcolando quindi il 30% del risultato, quota che la legge
attribuisce all’uso privato da parte del dipendente.
Dal
momento che la percorrenza convenzionale è stata stabilita su base
annua, l’ammontare da assoggettare a tassazione va rapportato al
periodo dell’anno durante il quale il lavoratore ha utilizzato o poteva
utilizzare in modo promiscuo il veicolo, ossia deve essere considerato
il numero dei giorni per i quali il veicolo risulta assegnato,
indipendentemente dal suo utilizzo.
Ovviamente,
se il dipendente, in cambio della possibilità di utilizzare il veicolo
anche per uso personale, corrisponde al datore di lavoro delle somme
(direttamente o tramite trattenuta in busta paga), questi importi vanno
sottratti dal reddito imponibile del fringe benefit.
Nel valorizzare
il fringe benefit, l’importo addebitato al lavoratore o dallo stesso
corrisposto per l’utilizzo promiscuo del veicolo deve essere computato
al lordo dell’Iva.
Guida alle tabelle ACI
Tali
tabelle devono essere predisposte dall’Aci annualmente entro il 30
novembre e comunicate all’agenzia delle Entrate, che provvede alla loro
pubblicazione entro il 31 dicembre, e valgono per l’anno successivo. Le
tabelle sono suddivise per tipo di alimentazione e per autoveicoli in
produzione e fuori produzione. Se il veicolo ricercato non è presente
nella tabella (perché, ad esempio, si tratta di un nuovo modello),
l’ammontare del reddito in natura va determinato prendendo a
riferimento quello che per tutte le sue caratteristiche risulta più
simile (circolare ministeriale 326/1997).
Alcune eccezioni
Beni
e servizi accessori al veicolo (ad esempio garage) dovranno essere
valutati separatamente per stabilire l’importo da assoggettare a
tassazione
Quando invece il veicolo è concesso
per uso esclusivamente personale, non si applica la regola forfetaria
di determinazione del fringe benefit, ma quella generale, in base alla
quale l’imponibile fiscale è determinato applicando il criterio del
valore normale (articolo 9 del Tuir), riferendosi cioè al valore di
mercato del noleggio di quel determinato tipo e modello di veicolo.
Il vantaggio per l’azienda
Benefit
fortemente incentivato dal fisco, l’auto aziendale consente anche alle
aziende di “scaricare” buona parte dei costi sostenuti. Con
l’assoggettamento in busta paga dei valori convenzionali infatti,
l’impresa ottiene la possibilità di dedurre una quota del 50 per cento
in più dei costi sostenuti (passando dal 40% al 90%) dell’auto, senza
altresì dover applicare il tetto di 18.076 euro per il conteggio degli
ammortamenti e dei canoni di leasing.