Auto fantasma, scoperti 840 prestanome. A Napoli un proprietario per 966 vetture
Gli agenti della polizia municipale di
Roma hanno condotto un’indagine sulle “auto fantasma”, vetture
intestate a prestanome che non esistono per anagrafe, fisco o Pra, non
hanno la patente, alcuni sono pensionati o deceduti, sono irreperibili
nelle residenze dichiarate.
Sono stati scoperti 840 proprietari in tutta Italia di oltre 151
mila auto per le quali sono stati inventati falsi passaggi di
proprietà. Tra Roma e Provincia a 25 persone sono intestati 5.634
veicoli. Record a Milano: 1.641 auto per un solo proprietario. I
veicoli immatricolati nella provincia per i quali risultano passaggi di
proprietà irregolari sono 12.153 intestati a solre 53 persone.
Non è da meno Napoli dove 85 persone possiedono 16.453
autovetture (alcuni 966, altri 668 o 628). A Roma e provincia sono
invece in 25 ad essere proprietari di 5.634 autovetture, mentre a Bari
31 persone ‘guidanò 4.686 auto. Anche Torino non è rimasta immune dal
fenomeno: per un totale di 7.730 veicoli immatricolati risultano 33
proprietari. Tra questi uno di essi ne possiede ben 1.299, altri solo
841 o 529 a testa. Scorrendo l’elenco delle province si scopre che
anche province più piccole non sono da meno: a Caltanisetta per esempio
i proprietari finti sono solo 4 per un totale di 901 veicoli. Di questi
solo uno ne possiede ben 451. E a Biella per 556 veicoli solo 3
intestatari.
Chi sono i prestanome. Tra questi molti sono zingari, stranieri
irregolari, pregiudicati: tutti soggetti alla guida di auto che gli
sono state fittiziamente vendute.
Le indagini, iniziate un anno fa dagli agenti dell’VIII Gruppo
della polizia municipale, diretto dal colonnello Antonio Di Maggio, su
delega del sostituto procuratore della Repubblica Dda di Roma Carlo La
Speranza, hanno anche permesso di scoprire una centrale di stampa di
documenti, tutti rigorosamente falsi destinati ad usi diversi. Tra i
documenti sequestrati dagli investigatori diretti da Di Maggio – una
ventina in tutto che hanno passato al setaccio i finti passaggi di
proprietà su tutto il territorio nazionale – figurano: contrassegni di
assicurazioni; carte d’ identità; certificati di proprietà del Pra;
carte di circolazione; ricevute di multe o bollette elettriche pagate o
finte buste paga. Una scoperta che dimostra il danno finanziario per
erario, province e regioni. Solo di bolli non pagati il danno è
calcolato attorno ai 40 milioni di euro.