Autovelox e tarature: segnalazione di abusi e soprusi da parte di un nostro lettore
Come abbiamo
specificato nel blog dell’avvocato Angelo Pisani, esiste una legge per cui è
obbligatoria la taratura di tutti gli strumenti di misura su strada e non
parliamo semplicemente di collaudo o autotest, ma di TARATURA vera e propria.
Nonostante esista questa legge, non viene applicata regolarmente dai giudici di
pace. Un nostro lettore ci ha segnalato che ‘Le Tarature presso centri SIT sono
svolte solo sugli strumenti utilizzati per le misure relative e non sui velox
in toto e solo eccezionalmente visti i costi vengono fatte dai centri SIT’.’La
camera di commercio e gli ufficiali metrici sostengono non essere più di loro
competenza la verifica delle strumentazioni in quanto normate dal cds nel
regolamento esecutivo e nelle procedure di omologazione’.
Ora il consumatore-lettore del blog di Angelo
Pisani ci ha chiesto ‘Perché di fronte ai cartelli irregolari (dimensioni e omologazione)
si sorvola, di fronte alla taratura si sorvola, di fronte all’ obbligo di
contestazione (il velox è SEMPRE una DEROGA) immediata si sorvola e risulta
impossibile reperire i pareri degli enti preposti (la prefettura dice che viene
fatta una riunione unica ed emesso il decreto)? Sorvolo le motivazioni legate a
violazione della privacy per appalto esterno senza gara né affidamento della
responsabilità trattamento dati alla ditta, oppure per mancanza di firma sulla
immagine fonte della prova…’
La denuncia
sociale raccontata dal lettore di Noiconsumatori.it è condivisa dalla
maggioranza dei consumatori-cittadini. I Comuni intanto continuano ad intascare
soldi e se un povero automobilista vuole intentare ricorso è a suo rischio e
pericolo, finirà in Cassazione con notevoli costi ed aggravio per la PA e per
le proprie tasche… ecco perché allora l’automobilista preferisce pagare: il
gioco non vale la candela. Rassegnato l’automobilista paga e si toglie il dente
malato, tanto la giustizia è lenta e non sempre è ‘giusta’.
E ancora la denuncia del lettore incalza: ‘Ma perché non viene mai fatto valere
l’ obbligo di mettere a norma le strade di competenza? Se ho una strada da 90
posso limitare la velocità ma devo metterla a norma perché la si possa fare eliminando
le cause di pericolo. Perché nessuno fa valere l’ articolo del codice (uno dei
primi) che prevede la programmazione dei flussi di traffico secondo criteri di
fluidità e in coordinamento tra comuni collegati?
Leggo poi che chi paga non può recuperare i soldi, e se tutto è risultato essere
una truffa come può la cassazione far valere il principio della oblazione? Se
arriva la procura, sequestra i dispositivi o dimostra una truffa, perché le
cifre restano al comune? Dovrebbero restituirle rivalendosi sui responsabili del procedimento errato’.
A quest’ultima
affermazione (come per le altre, d’altronde), siamo pienamente d’accordo: se si
stabilisce che un dispositivo che serve a garantire la sicurezza (quanto per
far intascare soldi al Comune) non funziona correttamente, perché i soldi
versati ingiustamente dall’automobilista non vengono rimborsati. I soldi
restano al Comune e non si sa il perché… Questa è la giustizia.
Non andate a Torriglia soffrono d’autovelox compulsivo Occhio a non a andare a Torriglia in provincia di Genova e se proprio ci dovete andare state attenti agli autovelox acquattati in veri e propri agguati: ci sono delle foto che lo testimoniano : basta cercare su google "autovelox Torriglia".Sono una piccola polizia municipale: se li cercate non li trovate impegnati come sono a dare multe.