Aversa, 1000 tonnellate rifiuti in strada Protesta al termovalorizzatore di Acerra
ACERRA
(18 marzo) – Scatterà tra qualche ora un piano straordinario di
rimozione dei rifiuti dalla città di Aversa, nel Casertano. Negli
ultimi giorni, a causa dello sciopero dei dipendenti del consorzio,
lungo le strade della cittadina normanna si sono accumulate oltre 1000
tonnellate di spazzatura.
Il piano è stato disposto dal maggiore generale Mario Morelli,
comandante del Comando Logistico Sud nonché coordinatore della
struttura tecnica del dipartimento della Protezione civile, che ieri
sera ha incontrato sia il sindaco Ciaramella che gli assessori. La
struttura tecnica della protezione civile, però, come spiega lo stesso
generale Morelli, ha avviato un piano di monitoraggio anche per altri
57 comuni della provincia di Caserta.
Per Aversa è stata decisa la suddivisione in dieci aree, iniziando
proprio da quelle dove la situazione è ritenuta a maggiore rischio. Il
generale Morelli, in una lettera inviata al prefetto di Caserta, ha
sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine per presidiare «i siti
e gli impianti strategici pel l’utile conferimento del materiale». «Gli
amministratori di Aversa – spiega il generale Morelli – ci hanno
ringraziato per questo nostro intervento».
Protesta degli operari ad Acerra. Un’ottantina di operai
impiegati nelle ditte del termovalorizzatore di Acerra hanno cominciato
il loro turno di lavoro con circa due ore di ritardo, per mostrare
solidarietà ai tre precari che da oltre due settimane stanno
effettuando uno sciopero della fame ed un presidio davanti
all’impianto, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto.
La manifestazione pacifica dei lavoratori davanti ai cancelli
dell’inceneritore, è proseguita fino all’intimazione di sgombero da
parte della polizia, che ha poi portato i tre precari nel locale
commissariato per accertamenti.
Nessun blocco dell’impianto. Uno dei tre impiegati, che
lavoravano per una ditta esterna all’impianto, si è anche sdraiato
sull’asfalto in forma di protesta, chiedendo a gran voce la
riassunzione nel termovalorizzatore. La manifestazione non ha provocato
il blocco dei macchinari di incenerimento dei rifiuti, in quanto i
turni della notte sono stati prolungati fino al termine della protesta.
Denunciati due lavoratori. Due dei tre ex operai di una ditta
esterna del termovalorizzatore di Acerra, sono stati denunciati per
violenza privata ed interruzione di pubblico servizio, in seguito alla
manifestazione di stamattina, alla quale hanno partecipato, in segno di
solidarietà, anche un’ottantina di lavoratori in servizio
nell’impianto. I tre operai, che da oltre due settimane stanno
effettuando uno sciopero della fame ed un presidio permanente davanti
all’inceneritore, dormendo in auto, protestano contro il mancato
rinnovo del contratto, scaduto lo scorso 26 febbraio.
I lavoratori, stamattina, hanno chiesto ed ottenuto la solidarietà
degli ex colleghi, che, però, sono entrati nell’impianto
all’intimazione di sgombero della polizia. Secondo quanto si è appreso,
due dei tre precari hanno continuato la protesta, ed uno di loro si è
anche disteso sull’asfalto invocando la riassunzione. Gli agenti della
polizia li hanno accompagnati nella sede del commissariato, dove sono
state formulate le denunce.