Bacoli, colma di liquami per rottura pompe : bagnanti ignari fanno il bagno. Ecologisti: salute a rischio
Bacoli.
«Disastro ambientale a Marina Grande»: è la denuncia di una delegazione
di cittadini presentata ieri alle forze dell’ordine a seguito di un
guasto elettrico delle tre pompe di sollevamento che si trovano
nell’area del molo. Per un cattivo funzionamento dell’impianto, in
mattinata, i liquami del troppo pieno sono sfociati direttamente in
mare. Sul posto sono sopraggiunti i vigili e i carabinieri,
rappresentanti di azienda sanitaria locale Asl Na2 nord ed ufficio
tecnico del Comune che hanno sollecitato l’intervento della ditta
addetta alla manutenzione della struttura. Se l’allarme dei residenti è
scattato intorno alle 8.30, la regolare funzionalità dell’impianto è
stata ripristinata dopo quattro ore grazie all’ausilio di un automezzo
che ha prelevato direttamente dal sito una parte dei liquami. E in
attesa di riparare il guasto, le fogne sono confluite nel tratto di
mare antistante mentre la gente ha continuato a fare il bagno
nell’acqua che diventava sempre più schiumosa e di colore marrone. Con
un odore insopportabile.
«Il paradosso è che nessuno ha bloccato la
balneazione – continuano i residenti di Marina Grande -. C’è stata una
totale assenza di informazione per cui i bagnanti si sono tuffati anche
nel pomeriggio. Ma l’emergenza non è rientrata con la riparazione del
guasto.
Bisogna prendere atto che in mare per quattro ore è colato un
fiume di liquami. Sarebbe stato necessario adottare un provvedimento a
tutela della salute pubblica». Il commissario prefettizio Umberto
Cimmino, che guida il Comune di Bacoli dopo la sospensione del
Consiglio per la mancata approvazione del bilancio di previsione 2009,
afferma: «Non sono stato informato su quanto è accaduto a Marina
Grande. In ogni caso chiedo l’intervento di Arpac e Asl al fine di
eseguire esami sulle acque. Adotterò un provvedimento ad hoc dopo aver
preso visione dei dati». La psicosi inquinamento, costante di questa
estate, continua ad essere una spada di Damocle sul settore balneare
flegreo. All’emergenza causata dal blocco del depuratore di Cuma per lo
sciopero degli operatori Hydrogest se ne aggiunge un’altra. Si
attendono intanto gli esiti dello screening promosso dai giovani di
Free Bacoli ed eseguito dalla facoltà di Geochimica della Federico II
su cinque punti della costa da Licola a Miliscola.