Bacoli, per la Cassazione ticket illegittimo risarcimenti di 800 euro ai pendolari
Comune di Bacoli rischia la bancarotta: secondo una sentenza delle Sezioni unite della Cassazione tutti coloro che dimostreranno di aver pagato tra il 2005 e il 2009 il ticket di ingresso alle Ztl, le zone a traffico limitato istituite per l’accesso alle spiagge, potranno citare in giudizio l’ente per ottenere un risarcimento di 800 euro. E sono già duemila i potenziali ricorrenti, con un buco nelle casse comunali che potrebbe sfiorare il milione e mezzo di euro. Ma la sentenza numero 5348 del 7 marzo scorso crea anche un precedente giurisprudenziale importante in materia di federalismo fiscale e limitazioni degli accessi alle zone a traffico limitato nei centri urbani: non ci possono essere discriminazioni di sorta tra coloro che risiedono e quanti non risiedono in un determinato Comune. Nell’estate del 2003 l’allora sindaco di Bacoli Antonio Coppola decise di istituire un ticket di 5 euro per ogni autovettura che accedeva a Miliscola nei fine settimana estivi. Un provvedimento deciso per i non residenti che, nelle intenzioni dell’allora sindaco, era diretto a razionalizzare il traffico autoveicolare della movida e dei bus turistici. Un’ordinanza che scatenò però l’ira degli imprenditori balneari e forti critiche politiche. Poi nel 2005 arrivò un decreto del presidente della Repubblica che accolse la linea difensiva di alcuni ricorrenti che chiedevano l’abolizione del ticket. Presupposto, quest’ultimo, sul quale si è innescata l’azione legale di Concezio Armonia, difeso dall’avvocato Massimo Mazzucchiello, che nell’estate del 2005 pagò 5 euro per accedere alla zona balneare. E dopo una lunga battaglia a colpi di carte bollate e ricorsi, è stato stabilito che tutti coloro che hanno pagato il ticket potranno fare ricorso al giudice di pace chiedendo il risarcimento, purchè in possesso della ricevuta che attesti il pagamento. «Il mio assistito ha ottenuto il risarcimento di 800 euro, comprese le spese legali, e in questi anni ho raccolto già duemila ricevute di pagamento dei non residenti a Bacoli che sborsarono i 5 euro per accedere alle zone prospicienti i lidi balneari – sottolinea l’avvocato Massimo Mazzucchiello – Ma l’aspetto più importante riguarda il recepimento, nella sentenza della Cassazione, del principio della non discriminazione tra i cittadini. I Comuni possono istituire Ztl e pedaggi per l’accesso a queste aree, ma l’esonero dal pagamento può riguardare solo chi risiede in quel perimetro e non si applica al resto dei residenti in quel comune. In pratica, se ad Amalfi o a Sorrento applicheranno un ticket per l’accesso a una determinata Ztl, ne sarà esentato solo chi abita in quella determinata porzione di territorio ma non tutti gli amalfitani o i sorrentini». Il Comune di Bacoli, invece, aveva imposto il pagamento esclusivamente ai non residenti. E aveva eccepito che su questa materia era competente il giudice amministrativo e non quello ordinario. Per la prossima estate si pensa a una Ztl «telematica». «Come da prassi la Cassazione si è pronunciata sull’aspetto formale, evitando di entrare negli aspetti sostanziali – sottolinea il sindaco di Bacoli, Ermanno Schiano – Leggeremo con attenzione le motivazioni e con i tecnici e i legali del Comune lavoreremo alla nuova Ztl telematica, che abbiamo in animo di istituire per la prossima stagione estiva. In pratica pensiamo di installare agli ingressi del territorio comunale delle telecamere ”intelligenti” che siano in grado di leggere le targhe ed entro i successivi trenta minuti gli automobilisti dovranno pagare il ticket. Per ora è solo un’ipotesi di lavoro – conclude Schiano – su cui lavoreremo anche alla luce di quanto disposto nel decreto del presidente della Repubblica».