Bagnoli, apre il lido Comunale: prezzi stracciati ma il mare è inquinato!
La prima settimana di agosto dovrebbe
essere quella buona per aprire i battenti del lido comunale di Bagnoli.
È stata aggiudicata la gara – la prima era andata deserta – al
Consorzio Confini, una cooperativa sociale.
«Se tutto va bene a fine mese o all’inizio di agosto tutto sarà pronto»
spiega l’assessore competente Gennaro Nasti. Nel frattempo al lido di
piazza Bagnoli fervono i lavori, Palazzo San Giacomo sta facendo la sua
parte. «Si sta provvedendo all’installazione della rampa dei disabili –
dice ancora l’assessore – dei servizi igienici, il campo di beach
volley e forse anche quello di bocce. Inoltre si sta montando il
pergolato per le zone d’ombra».
Giova ricordare che il mare di Bagnoli è inquinato e chi va al lido può
stare solo in spiaggia, di qui la necessità di dotarlo di tante docce,
e una serie di attrazioni che possano in qualche modo far dimenticare a
chi ci andrà che l’acqua è inquinata e si può fare solo elioterapia.
«Il lido – attacca Nasti – verrà utilizzato anche per serate canore,
una sorta di movida comunale. I gestori dovranno avere molta
sensibilità ambientale».
L’assessore sulla qualità delle acque napoletane ci tiene comunque a
precisare come stanno le cose: «A Bagnoli ci sono ancora i veleni
dall’ex fabbrica dell’acciaio, ma il resto del litorale partenopeo è
invece balneabile da Posillipo a via Caracciolo. Anche quest’anno sono
stati investiti 500mila euro per il controllo degli scarichi, è attivo
il servizio spazzamare e ci sono tre gommoni in acqua che controllano
la situazione quotidianamente».
Torniamo a Bagnoli. La concessione vale fino all’estate del 2011 e
Palazzo San Giacomo ha inserito l’obbligo per il vincitore di gestire
le attività «per almeno uno degli arenili liberi non affidati in
concessione a terzi», da scegliere a discrezione del concorrente, fra
via Caracciolo, Posillipo e San Giovanni a Teduccio.
Da quello che trapela la scelta sarebbe caduta sulla Rotonda Diaz
perché lì il Comune ha lanciato una sfida impegnativa: conquistare la
bandiera blu per l’anno venturo. Sostanzialmente chi prende Bagnoli
deve dare una mano anche altrove.
Al lido comunale – dunque – i servizi a sostegno dei bagnanti e la loro
tutela saranno il fiore all’occhiello. A cominciare dal servizio di
“bay watch”, ovvero i bagnini, nell’eventualità di emergenze a carico
del gestore. E ancora, dal punto di vista della sicurezza la novità più
importante è quella del «videomonitoraggio».
Vale a dire che il Comune, oltre a conservare il coordinamento ed il
controllo delle attività, monitorerà l’area mediante telecamere,
tecnologie messe al servizio anche per la sorveglianza vera e propria.
Per intenderci, contro bulli e delinquenti. Di più, al netto delle
telecamere i lidi dovranno essere custoditi – per contratto – da un
servizio di guardiania, ovvero i vigilantes. I prezzi sono molto
appetibili per chi fruirà del servizio, il Comune ha imposto un range
entro il quale agire.
Nella sostanza prezzi politici. Allora ombrellone e sedia costeranno un
euro ciascuno; la sedia a sdraio 1,50 euro; 2 euro invece il lettino da
sole. Anche alla bouvette prezzi fissati in anticipo: un euro per una
bottiglia d’acqua da un litro e mezzo, 50 centesimi per il classico
caffè. Oltre questo prezzi non si potrà andare, si dà facoltà, invece,
di andare sotto. Del resto la spiaggia in questione è pubblica e
storicamente fruita da famiglie popolari.