BANCHE. Abi: “Banche italiane pronte per Area unica UE dei pagamenti”
Per cittadini, imprese e pubblica amministrazione, dal 2008 pagamenti in tutta Europa come se fossero “nazionali”. In Italia già al lavoro il Comitato nazionale di Migrazione a Sepa. LINK: ABI |
Nasce l’area unica europea dei pagamenti, all’intero della quale non esisterà più alcuna differenza tra le operazioni “nazionali” e quelle verso gli altri paesi. È la Sepa – Single Euro Payments Area – in cui tutti i cittadini potranno effettuare pagamenti in euro nei venticinque paesi dell’Ue (più Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera) indipendentemente dal paese o dalla banca dove si ha il conto corrente o la carta di pagamento. E, per realizzarla, si è messa in moto un’autentica “rivoluzione” delle regole, procedure e infrastrutture attualmente esistenti nei vari sistemi di pagamento nazionali – ancora ampiamente frammentati e con strumenti diversi fra loro – dalla quale nascerà un una rete europea unica, più moderna, solida ed efficiente. Il tutto entro il 2010, secondo una Roadmap definita dal Consiglio europeo dei pagamenti (Epc), che prevede però fin dal gennaio 2008 l’offerta alla clientela di strumenti di pagamento basati sugli schemi Sepa. Per centrare questo obiettivo – sul quale si è fatto il punto nel corso del convegno dell’Abi “Spin2006” in programma oggi e domani al Palazzo dei Congressi a Roma – il settore bancario italiano si è messo al lavoro, avviando un Comitato nazionale di Migrazione per elaborare un piano d’azione. I tempi di realizzazioneChiusa la fase di elaborazione, durante la quale il Consiglio europeo dei pagamenti ha definito le norme di autoregolamentazione dei futuri schemi Sepa per bonifici e incassi e i principi che dovranno governare le infrastrutture di supporto per tali schemi, si apre ora la vera e propria fase di realizzazione dell’area unica dei pagamenti. Gli strumenti di pagamento basati sugli schemi Sepa saranno offerti alla clientela a partire dal gennaio del 2008. Fino al 2010 gli strumenti nazionali continueranno ad essere utilizzati in parallelo, mentre dal dicembre del 2010 l’intera massa dei flussi di pagamento sarà migrata agli schemi Sepa e l’infrastruttura sarà completamente adattata alla nuova realtà dell’area unica. Al via i lavori del Comitato nazionale di Migrazione a SepaPer realizzare il passaggio a Sepa entro i tempi previsti da parte del settore bancario italiano, l’Abi ha creato un Comitato nazionale di Migrazione con il compito di definire un Piano d’azione – il Masterplan, presentato per la prima volta agli addetti ai lavori nel corso della due giorni “Spin2006” – che delinei le aree di attività, le azioni da intraprendere e la relativa tempistica per conseguire gli obiettivi concordati a livello europeo. In pratica, per il mercato nel suo complesso e per ciascuno strumento di pagamento (bonifici, carte, ecc.) sarà definito nel dettaglio tutto ciò che occorre per passare a Sepa: individuazione delle differenze tra gli schemi Sepa e quelli attualmente esistenti a livello nazionale e conseguente adeguamento o affiancamento delle norme e delle procedure esistenti, degli aspetti infrastrutturali e dei profili giuridici. Tale piano sarà predisposto dall’Abi in stretto coordinamento con la Banca d’Italia e con un continuo scambio di informazioni con gli interlocutori abituali del settore bancario interessati alla migrazione( come Confindustria, Confcommercio, Associazioni dei consumatori, ecc.). Una volta definito il piano generale d’azione, alle singole banche spetterà di realizzare entro i tempi previsti tutti gli interventi necessari per adeguarsi.I vantaggi per cittadini, imprese e bancheIl superamento delle barriere nazionali tra sistemi di pagamento porta con sé vantaggi per tutti. Innanzitutto per i consumatori, che potranno svolgere operazioni verso i conti correnti di qualunque paese o banca dell’area esattamente come se fosse una operazione “nazionale” – anche per quanto riguarda il numero di giorni necessari – e potranno servirsi della propria carta di pagamento in tutti i negozi e su tutti gli sportelli automatici nei diversi paesi. Vantaggi, questi, validi anche per commercianti (che potranno contare su di un maggior numero di operazioni con carta di pagamento riducendo rischi e pericoli del denaro contante), imprese e pubblica amministrazione (che potranno raggiungere tutti i conti bancari nell’area dell’euro con la stessa istruzione di pagamento sia per effettuare bonifici che per gli incassi e avranno la garanzia dell’uso di standards ISO). Le banche, dal canto loro, avranno maggiori opportunità di essere presenti su nuovi mercati e sviluppare nuovi prodotti da mettere a disposizione di cittadini e imprese, in un contesto con sempre maggiore concorrenza e quindi prezzi ancora più competitivi e convenienti. |