Bankitalia lancia l’allarme: aumetano i prestiti ma i soldi diminuiscono
“L’indebitamento delle famiglie italiane
sta ogni giorno di più diventando un
peso insopportabile ed ingestibile. Tra mutui, carte di credito rateali,
credito al consumo, prestiti e chi più ne ha più ne metta, ogni due famiglie su
tre sono in serie difficoltà. La questione si fa ancora più drammatica e
preoccupante se consideriamo l’ aumento del costo del denaro e la costante
inflazione sui beni di prima necessità. Inoltre l’incremento del credito al
consumo e dei pignoramenti sono segnali di un sistema che ormai rischia di
collassare danneggiando migliaia di famiglie. Anche per le imprese, in una fase
di perenne crisi economica, le posizioni di sofferenza sono andate
progressivamente aumentando in merito ai presti delle banche. Intanto il Governo resta a guardare questo sfascio”. Lo ha affermato
l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it,
riguardo all’aumento dei prestiti bancari e alla diminuzione, invece, dei soldi
sui conti corrente. A gennaio sono aumentati del 5%, su base annua, i prestiti
richiesti dalle famiglie, mentre sono calati dell’1,7%, sempre su base annua, i
depositi dell’intero settore privati, che include anche le famiglie. Sono i
dati contenuti nel supplemento ”Moneta e Banche” della Banca d’Italia,
diffuso oggi, che ricorda anche come a giugno le banche abbiano inserito nei
prestiti alcune operazioni di cartolarizzazione. Ma sono
emersi anche mutui e prestiti più cari per le famiglie
a gennaio, mentre gli interessi riconosciuti sui conti correnti registrano una
lieve limatura dallo 0,36 allo 0,35%. E’ quanto emerge dalle elaborazioni della
Banca d’Italia contenute nel bollettino ”Moneta e Banche”, dal quale risulta
invece che i prestiti oltre un milione di euro per le società non finanziare
hanno segnato una riduzione (dal 2,56 al 2,36%). Per le famiglie, invece, i
tassi sul credito al consumo sono saliti di quasi mezzo punto all’8,78%
dall’8,33% di dicembre, e per i mutui dal 3,18% di fine 2010 al 3,36% di inizio
2011. Per i mutui e’ il livello più alto almeno dal dicembre 2009.