Bankitalia: mercato del lavoro in flessione, a febbraio su livelli minimi scorsa estate
Inizio d’anno ancora in affanno per il mercato del lavoro. Nei primi mesi del 2011, l’occupazione non solo non è ripartita ma, nella media, ha registrato una flessione dello 0,3% rispetto al quarto trimestre del 2010, attestandosi a febbraio sui livelli minimi dell’estate scorsa, circa 650 mila persone in meno rispetto al primo trimestre del 2008.
Il tasso di disoccupazione, salito nel quarto trimestre 2010 all’8,5% (8,4% nel terzo) è rimasto stabile su questi livelli nel primo bimestre del 2011. E’ il Bollettino economico di Bankitalia a lanciare un nuovo allarme sul fronte dell’occupazione. Un ripiegamento, quello che si è registrato nel primo scorcio del 2011, che segue i segnali positivi del quarto trimestre del 2010, che aveva visto aumentare il numero degli occupati rispetto al periodo precedente (0,2% al netto dei fattori stagionali, 36.000 persone). Tuttavia, rileva Bankitalia, i livelli produttivi ancora distanti da quelli precedenti l’avvio della recessione e l’elevata incidenza dei lavoratori in cig ne ostacolano il ritorno alla crescita.
Tra l’altro, si rileva che quella dell’occupazione giovanile si conferma una vera e propria emergenza. Le difficoltà del mercato del lavoro sono, infatti, più evidenti per la fascia più giovane della popolazione: il numero di occupati con meno di 25 anni è diminuito (-4%, meno 51 mila persone) più delle forze di lavoro (-1,4%, meno 25 mila persone) e il tasso di disoccupazione è salito al 29,8%.
IL DEBITO SCENDE – Secondo i dati contenuti nel supplemento al bollettino statistico della Banca d’Italia, scende a febbraio il debito pubblico, a 1.875,965 mld. La riduzione rispetto a gennaio, quando si attestava a 1.879,935, è quindi di 4 mld.
MIGLIORANO LE ENTRATE – Migliora il gettito delle entrate tributarie. Nei primi due mesi, si attestano a 56,370 miliardi di euro, in crescita del 5,4% rispetto ai 53,479 miliardi dello stesso periodo 2010.
RIPRESA PROSEGUE LENTA – Prosegue la ripresa, anche se sconta il rallentamento di fine 2010 e si mantiene su ritmi bassi. E’ quanto emerge dal Bollettino trimestrale della Banca d’Italia, che cita gli operatori professionali censiti in aprile da Consensus Economics: si attendono una crescita del prodotto pari all’1,0 per cento nella media del 2011 e all’1,1 nel 2012.
INFLAZIONE ATTESA AL 2,4 – Inflazione sopra la soglia target del 2% prevista dalla Bce nel 2011. Secondo le attese degli operatori professionali, il ritmo di crescita dei prezzi al consumo sarebbe pari al 2,4 per cento nel 2011, flettendo al 2,0 nel prossimo anno.
CONSUMI IN FRENATA – I consumi sono frenati dalla dinamica negativa dei redditi reali. Restano improntati alla prudenza i comportamenti di spesa delle famiglie, influenzati dalle condizioni del mercato del lavoro e dall’andamento del reddito disponibile, nel 2010 ancora diminuito in termini reali.
INDUSTRIA – Dopo la flessione registrata alla fine del 2010, si prefigura un incremento appena positivo della produzione industriale nella media del trimestre.