Bankitalia: “Persi 500.000 posti Interventi per famiglie e imprese”
Allarme occupazione e conti pubblici nel Bollettino economico della
Banca d’Italia, che conferma anche quanto siano ancora incerte per il
nostro Paese le prospettive di ripresa. Per quanto riguarda i posti di
lavoro, nel secondo trimestre dell’anno, segnala il Bollettino, “la
perdita è risultata di oltre mezzo milione di occupati rispetto a un
anno prima, escludendo dal computo l’effetto delle iscrizioni
all’anagrafe di lavoratori immigrati. E’ stata di circa 300.000 unità
la flessione dei lavoratori comunemente definiti come ‘precari’, in
maggioranza giovani”.
Scudo fiscale incentivo a evadere. Mentre
in un’audizione sulla Finanziaria delle commissioni Bilancio di Camera
e Senato il direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni
lancia l’allarme sulle conseguenze dello scudo fiscale: “Può avere
effetti negativi sugli incentivi dei contribuenti a pagare le imposte
in futuro”. E chiede interventi in funzione anticrisi a favore di
famiglie e imprese: “E’ necessaria la definizione immediata di
interventi strutturali che assicurino nel medio termine il contenimento
della spesa e del debito pubblico”, mantenendo “nell’immediato il
sostegno alle famiglie e alle imprese”.
Entrate giù anche in termini nominali.
Le entrate si ridurranno, in termini nominali, per la prima volta negli
ultimi 50 anni. Lo afferma il direttore generale di Bankitalia,
Fabrizio Saccomanni, nel corso dell’audizione sulla Finanziaria alle
commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Risentendo dell’andamento
sfavorevole della congiuntura, le entrate – spiega il direttore
generale – si ridurranno in termini nominali (-1,4%) per la prima volta
negli ultimi cinquanta anni”.
Apparente l’aumento di stranieri occupati.
Nel terzo trimestre, inoltre, “si è ancora intensificato il ricorso
alla Cassa integrazione guadagni: le ore complessivamente autorizzate
sono aumentate di circa il 30% rispetto al trimestre precedente”. Nel
dettaglio, rispetto al secondo trimestre del 2008, la diminuzione
dell’occupazione è stata di 378.000 unità (-1,6%), come risultato di
una riduzione più forte del numero degli occupati di nazionalità
italiana (-562.000) e di un aumento dell’occupazione straniera
(184.000). Quest’ultimo dato, tuttavia, avverte via Nazionale, riflette
“esclusivamente il recepimento nei dati anagrafici della crescita della
popolazione straniera residente (aumentata di 307.000 unità) e potrebbe
riguardare pertanto lavoratori già in attività”.
Conti pubblici peggiorati da riduzione gettito.
Quanto allo stato dei conti pubblici, “è in notevole peggioramento,
risentendo soprattutto della dinamica particolarmente negativa delle
entrate”. Sulle prospettiva, si evidenzia, “pesa l’incertezza ancora
elevata riguardo ai tempi e all’intensità della ripresa ciclica”. Gli
economisti di Via Nazionale fanno riferimento, in particolare,
all’andamento del gettito fiscale. Nei primi nove mesi del 2009 il
gettito tributario erariale si è ridotto del 3,2%, nonostante la forte
crescita di alcune imposte sostitutive straordinarie.
Necessario ridurre la spesa.
Citando i dati contenuti nell’ultima Relazione previsionale e
programmatica, il Bollettino ricorda che l’obiettivo per
l’indebitamento netto è fissato al 5% del Pil, pari al valore
tendenziale, e che “il suo conseguimento prevede, in base al quadro
analitico a legislazione vigente, una ripresa del gettito tributario,
una forte decelerazione della spesa primaria corrente e una netta
flessione degli investimenti pubblici”.
Modesta crescita dei consumi.
Tornano a crescere i consumi, anche se i segnali per il terzo trimestre
restano incerti. Nel secondo trimestre “si è interrotto il calo della
spesa delle famiglie, che ha segnato un aumento dello 0,3% sul periodo
precedente (-1,8 su quello corrispondente del 2008). Il risultato
riflette soprattutto il netto rialzo degli acquisti di beni durevoli
(4,0% sul periodo precedente), tornati a crescere per la prima volta
dall’estate del 2007 sulla spinta delle agevolazioni alla rottamazione
degli autoveicoli”.
Secondo stime
fondate su un insieme di informazioni ancora largamente incompleto,
avvertono gli economisti di Via Nazionale, “nella media del primo
semestre il reddito disponibile reale delle famiglie consumatrici
avrebbe subito una flessione dell’ordine dell’1% rispetto allo stesso
periodo del 2008, inferiore a quella della spesa”.
Istat, inflazione +0,2% a settembre. L’inflazione
sale dello 0,2% tendenziale a settembre contro il +0,1% di agosto e
scende dello 0,2% su base mensile contro il +0,3% del mese precedente.
Lo segnalano i dati definitivi dell’Istat, che confermano quelli delle
stime flash.