Bce: «Aiuti alle banche, ma senza eccedere. A marzo la decisione»
FRANCOFORTE – La Banca centrale europea continuerà a sostenere le
banche, ma lo farà «tenendo comunque conto del miglioramento della
situazione in atto nei mercati finanziari ed evitando distorsioni
connesse al mantenimento di misure non convenzionali per un periodo di
tempo eccessivo». È quanto si legge nel bollettino di febbraio della
Bce.
A MARZO LA DECISIONE – Agli inizi di marzo il Consiglio
direttivo della Bce deciderà come procedere nel rientro delle misure
straordinarie di liquidità che non risultino più necessarie. «Al fine
di contrastare con efficacia qualsiasi rischio per la stabilità dei
prezzi nel medio-lungo periodo, la liquidità erogata sarà riassorbita
quando necessario. Il Consiglio direttivo – assicura – continuerà a
seguire con molta attenzione tutti gli andamenti del prossimo periodo».
LE BANCHE – La crescita dei prestiti bancari resterà comunque
«debole» nei prossimi mesi. Per la Banca centrale europea peserà lo
sfasamento temporale fra la ripresa economica e la domanda di
finanziamenti. Inoltre la crescita zero dei prestiti al settore privato
rispecchia «il persistente incremento della crescita dei prestiti alle
famiglie, mentre per le società non finanziarie la contrazione si è
ulteriormente accentuata». Per le banche – scrivono i tecnici
dell’Eurotower – la sfida è «adeguare le dimensioni e la struttura dei
bilanci assicurando nel contempo la disponibilità di credito al settore
non finanziario», in particolare alle imprese. Una sfida che impone di
«sfruttare il miglioramento delle condizioni di finanziamento e
rafforzare ulteriormente le proprie basi patrimoniali».
«RIPRESA SARÀ MODERATA» – Per quanto riguarda il capitolo dei
tassi di interesse di Eurolandia, l’organismo presieduto da Jean-Claude
Trichet, li considera «adeguati», in uno scenario inflazionistico
moderato e in vista di una ripresa che per il 2010 proseguirà a «ritmo
moderato» e «discontinuo». Secondo l’istituto di Francoforte i dati più
recenti indicano «che l’attività economica avrebbe continuato ad
espandersi negli ultimi mesi del 2009 e agli inizi del 2010».
DISOCCUPAZIONE IN AUMENTO – Tra i rischi che gravano sulle
prospettive di ripresa, la Bce cita il venir meno delle misure di
sostegno pubbliche, le necessarie strette di bilancio per risanare i
conti ma anche le prospettive del mercato del lavoro. «La
disoccupazione dovrebbe continuare a registrare un certo incremento
nell’area dell’euro – si legge – attenuando la crescita dei consumi».
RISANAMENTO – La Bce, ciò
nonostante, torna a insistere sulla necessità di procedere a credibili
e consistenti programmi di risanamento dei conti pubblici. «I Paesi
dovranno rispettare gli impegni assunti nel quadro delle procedure per
disavanzi eccessivi», viene ribadito nel bollettino mensile. «È della
massima importanza che il programma di stabilità di ciascun Paese poggi
su misure concrete in linea con le strategie di uscita dalle misure di
stimolo, e con le strategie di riequilibrio dei conti per il prossimi
futuro».