La Banca centrale europea ha alzato i tassi all’1,25%. La Banca ha deciso di alzare di un quarto di punto il tasso di riferimento principale in Eurolandia, portandolo all’1,25% dal minimo storico dell’1%. E’ la prima stretta monetaria varata dal Consiglio direttivo da metà del 2008 ed era ampiamente prevista dal mercato. La Bce ha aumentato anche il tasso marginale, dall’1,75% al 2% e ha fissato quello sui depositi allo 0,5%.
L’euro resta debole sotto quota 1,43 dollari, dopo il rialzo del costo del denaro deciso dalla Bce. La moneta unica oscilla attorno a 1,42 dollari.
Piazza Affari prosegue senza grandi scossoni dopo il rialzo dei tassi deciso dalla Bce. L’indice Ftse Mib sale dello 0,25%. Intesa Sanpaolo è in testa ai rialzi (+2,67%), seguita da Mps (+1,91%), Fonsai (+2,04%) e Parmalat (+1,50%). Hanno invece rallentato un po’ il passo Generali (+1,38%) e Mediobanca (+0,91%).
TRICHET, TASSI EUROLANDIA MOLTO ACCOMODANTI – La decisione della Bce di alzare i tassi riflette le ”attuali condizioni molto accomodanti” della politica monetaria. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, spiegando che vi sono ”rischi al rialzo per la stabilita’ dei prezzi”. La Bce dovra’ ”monitorare molto attentamente” tutti gli sviluppi della situazione economica a partire dall’inflazione- ha aggiunto, utilizzando un linguaggio che potrebbe preannunciare nuovi rialzi dei tassi in arrivo dopo quello di oggi. Trichet ha evocato il rischio di ”ulteriori rialzi” dei prezzi energetici.
TRICHET , INCORAGGIATO PORTOGALLO A CHIEDERE AIUTO – La Banca centrale europea ”ha incoraggiato il Portogallo a chiedere aiuto” esterno, perche’ cioe’ e’ ”richiesto dalla situazione”.