Bce: “La disoccupazione aumenterà”
La Bce ha lasciato i tassi invariati all’1%, il
livello più basso nella storia dell’euro. Per il presidente della banca
centrale europea, Jean-Claude Trichet, si tratta di
tassi appropriati, visto le attuali condizioni economiche. Condizioni
che vedono una ripresa lenta, con un Pil in crescita moderata, una
disoccupazione ancora in salita nel 2010, consumi in frenata e
l’inflazione sotto controllo.
Gli
analisti e il mercato interpretano queste frasi pronunciate da Trichet,
e in particolare le parole “tassi appropriati” come l’orientamento
della Bce a non effettuare modifiche sui tassi nel breve periodo.
Tassi fermi all’1%
Come
atteso dagli operatori, il tasso sulle principali operazioni di
rifinanziamento è rimasto all’1%; il tasso sulle operazioni di
rifinanziamento marginali all’1,75%, mentre il tasso che la stessa Bce
pratica sui depositi di breve termine che detiene per conto delle
banche commerciali è rimasto allo 0,25%.
Nel 2010 crescita moderata
I
dati più recenti, ha rilevato Trichet, hanno evidenziato che nel finale
di 2009 l’economia dell’Ue a 16 ha continuato a crescere, sebbene in
parte questi progressi sono alimentati da “fattori temporanei. Per il
2010 il Consiglio si attende un tasso di crescita del Pil moderato, ma
con un processo di ripresa diseguale”, mentre “sulle prospettive
permangono incertezze”.
Disoccupazione ancora in salita
La
questione più problematica ora sembra quella del mondo del lavoro, dove
la disoccupazione continua ad aumentare, nell’area euro ha raggiunto il
10%. E potrebbe “salire ancora un poco – ha detto Trichet – rallentando
la crescita dei consumi”. Su questo fronte messaggi allarmanti sono
giunti oggi anche dal direttore del Fondo monetario internazionale,
Dominique Strauss-Kahn, secondo cui per il lavoro “il peggio della
crisi deve ancora arrivare. Negli Usa e nell’area dell’euro la
disoccupazione ha raggiunto il 10%, e potrebbe aumentare ancora – ha
aggiunto -. Dobbiamo tutti tenere bene a mente che una crisi del lavoro
non ha solo natura economica, ma ha anche una natura sociale.