“Bebè a bordo”. Panico sul jet
Ryanair aveva già lanciato l’idea, a metà fra la provocazione e lo scherzo, con un comunicato diffuso, guarda caso, il 1 aprile scorso che annunciava l’istituzione di voli vietati ai bambini. Boutade all’insegna del politicamente scorretto o ballon d’essai?
Quello era un pesce d’aprile, ma l’ipotesi – o sogno, per qualcuno – di voli riservati rigorosamente agli adulti, potrebbe corrispondere ad una precisa esigenza di mercato. Almeno secondo i risultati di una ricerca condotta da TripAdvisor, il più grande sito di recensioni di viaggio, che, analizzando le risposte di oltre 9mila viaggiatori europei – oltre 3mila gli italiani – utenti abituali del servizio, ha stilato una classifica di prima mano sui fattori determinanti che spingono a scegliere una compagnia aerea preferendola ad un’altra e sui comportamenti più odiati in volo. Fra i quali, figurano, appunto, schiamazzi, urla, calci ai sedili da parte dei più piccoli, soprattutto quando i genitori non fanno nulla per arginarne l’entusiasmo.
Nella scelta di un volo, chi viaggia privilegia prezzi competitivi (votati dall’80 per cento degli utenti) ed efficacia nei sistemi di sicurezza che rende più rapidi gli imbarchi (oltre il 60 per cento), mentre un viaggiatore su due ritiene importante la puntualità di partenza e arrivo, rivela il sondaggio. Ma si è disposti a pagare un extra per qualche comfort in più, come poltrone più comode per rendere il viaggio più gradevole (70 per cento delle preferenze), o un vero letto (40 per cento), risolutivo nei voli più lunghi oltreoceano. Un viaggiatore su tre pagherebbe, poi, di più anche per mangiare meglio, mentre il 20 per cento degli intervistati si accollerebbe il sovrapprezzo per il privilegio di poter salire a bordo di un volo senza bambini. Tendenza emersa con forza anche da una rilevazione realizzata dal motore di ricerca di voli Skyscanner lo scorso agosto, in cui il 70 per cento dei 2mila intervistati ha ammesso di volersi sedere in aereo “il più lontano possibile dai bambini”.
In mezzo, a onor del vero, c’è anche qualche comportamento irritante degli adulti, colpevoli di reclinare spesso sgarbatamente il sedile (sgradito al 44 per cento dei viaggiatori) e di parlare anche loro a voce troppo alta, cosa irritante per il 33 per cento degli intervistati.