Benzina in calo: al di sotto dell’1,3
Quest’anno non ci sarà alcun rimbalzo nella domanda di greggio, anzi
è prevista addirittura una frenata con una ripresa dei consumi dal
2010. E’ quanto si legge nel rapporto Aie, Agenzia Internazionale
dell’Energia. Una stima che ha avuto immediata ripercussione sulle
quotazioni del petrolio, in deciso ribasso. L’oro nero, infatti, si è
portato sotto la soglia dei 60 dollari al barile. E anche i listini dei
carburanti hanno ingranato la retromarcia.
Il prezzo della verde in tutte le compagnie è sceso sotto quota 1,3 euro. Quello del gasolio si porta a ridosso degli 1,1 euro.
“I
cali dei prezzi dei prodotti petroliferi nel Mediterraneo spingono
sempre più giù i prezzi sulla rete carburanti in Italia – afferma
Staffetta Quotidiana – Stando alla consueta rilevazione dei prezzi medi
nazionali delle compagnie calcolati dalla Staffetta Quotidiana, oggi si
registra una serie di ribassi per tutte le compagnie in risposta alla
mossa dell’Agip”.
Sulla benzina al livello più basso si
attestano Erg e Total con 1,283 euro al litro (-10 millesimi rispetto
alla precedente rivelazione) mentre Tamoil fa registrare il prezzo più
alto a 1,296 euro (-10). Agip è stabile a 1,285 euro, Api-Ip a 1,284
(-10 millesimi) mentre la Q8 riduce di 15 millesimi a 1,289 euro. Esso
e Shell, invece, hanno ridotto i prezzi rispettivamente di 6 e 5
millesimi portando il prezzo alla pompa a 1,288 e a 1,294 euro il litro.
Sul
gasolio i ribassi sono stati più consistenti, tra i 10 e i 20
millesimi. Hanno ridotto di 20 millesimi Api-Ip e Total che si
attestano sul prezzo più basso di 1,101 euro il litro. Analoga la
riduzione di Tamoil che porta però i prezzi a 1,108 euro. Shell e Q8
propongono un prezzo di 1,109 euro (con riduzioni di 17 e 15
millesimi), Erg di 1,103 (-10 millesimi) e Esso di 1,110 (-12
millesimi). Agip è invece ferma a 1,102 euro.
Secondo il
quotidiano specializzato “dai mercati internazionali giungono ancora
segnali ribassisti, per cui non sono esclusi ulteriori limature”.
Il
riferimento del quotidiano è al rapporto dell’Agenzia Internazionale
dell’Energia che ha previsto una frenata della domanda mondiale di
greggio per il 2009 e una ripresa nel 2010. Nel rapporto mensile l’Aie
ha previsto una contrazione della domanda del 2,9% nel 2009, pari a
83,8 milioni di barili al giorno (ossia 2,5 milioni di barili in meno
rispetto al 2008), per poi vedere un rialzo dell’1,7% il prossimo anno,
grazie alla generale ripresa dell’economia.
In particolare,
l’organizzazione stima per il prossimo anno un incremento pari a 85,2
milioni di barili al giorno, con una crescita di 1,4 milioni di barili
rispetto al 2009.