Benzina, Mr. Prezzi: «Stop ai cartelli con sconti: ingannano il cliente»
Il Garante dei prezzi invita i
distributori ad esporre su strada solo i prezzi dei carburanti
praticati dal gestore e non più anche gli sconti. è un “vizio”, dice il
Garante Roberto Sambuco in un’audizione al Senato, che sempre più rende
«illegibile» la comunicazione agli utenti, in modo a volte «volutamente
ingannevole».
«Si deve tornare ad esporre su strada solo il prezzo effettivamente
praticato dal gestore: solo così il consumatore potrà tornare ad
effettuare un confronto chiaro e consapevole tra i diversi prezzi» ha
detto Mr. Prezzi illustrando in Parlamento il lavoro del Garante sulla
trasparenza. Sambuco ha rilevato che è in corso la realizzazione del
nuovo modello per garantire la pubblicità dei prezzi e, soprattutto, la
loro confrontabilità. Se il mercato dei carburanti «è poco trasparente
e scarsamente comprensibile per i consumatori», resta però il problema
dello scostamento e della «vischiosita» con i prezzi degli altri Paesi
europei: «E’ noto come il mercato italiano soffra di strozzature che in
parte contribuiscono allo stacco tra i nostri prezzi e quelli europei»
dice il Garante. Per far fronte a queste strozzature è quindi
necessario procedere, tra l’altro, con la liberalizzazione degli orari
di apertura, con l’apertura di attività non oil, estendendo l’uso della
carta di credito eliminando le “sovracommissioni” per il pagamento dei
carburanti.
Sambuco: «Aumenta il divario dei prezzi italiani rispetto alla media europea».
Cresce lo “stacco” del prezzo medio della benzina in Italia con quello
della media della zona euro, ha rilevato Sambuco. In valori medi
annuali, il divario strutturale tra il prezzo industriale della benzina
in Italia e il prezzo medio rilevato nella media europea registra,
infatti, «variazioni in aumento». In particolare, nel 2008 si rileva un
divario medio dell’anno superiore di 0,9 millesimi di euro rispetto a
quello dell’anno precedente, mentre un’ulteriore tendenza in aumento si
registra anche nei primi mesi del 2009, con uno stacco di 2 millesimi
sul divario medio 2008. Lo stacco nel 2007 era di 0,025 euro e nel 2008
di 0,034 euro, mentre nei primi 9 mesi del 2009 è già a 0,036 euro.
I benzinai: non serve la liberalizzazione degli orari. «Nella
diagnosi di Mister prezzi c’è troppa disinvoltura nel parlare di
liberalizzazione degli orari. Di fatto oggi in Italia la quasi totalità
degli impianti di carburanti copre le 24 ore – afferma Faib
Confesercenti, la federazione autonoma benzinai – Questo vuol dire che
non è la strada giusta per avere prezzi più bassi. Prendiamo atto
inoltre con sorpresa che l’apertura di attività non-oil, un nostro
storico obiettivo, favorirebbe una diminuzione dei costi dei
carburanti. Frasi pronunciate molte volte dai nostri interlocutori, ma
mai messe in pratica. Anche l’obiettivo di facilitare l’apertura di
distributori senza gestori appare pretestuoso perché non porterebbe
alcun beneficio all’utenza. Anzi, andrebbe a scapito del servizio e
della sicurezza garantita in modo capillare dai gestori. E’
condivisibile invece l’indicazione sulla trasparenza dei prezzi, ma qui
i responsabili non sono certo i gestori».
Unione petrolifera: nessuna doppia velocità nell’adeguamento dei prezzi.
Non è vero – replica l’Unione petrolifera – che la differenza tra i
prezzi dei carburanti in Italia e quelli degli altri Paesi europei sta
aumentando, e soprattutto non risponde al vero che nel nostro Paese
venga applicata una «doppia velocità nell’adeguamento dei prezzi dei
carburanti all’andamento delle quotazioni internazionali, né
penalizzazioni per il consumatore. Quanto affermato oggi da Mr. Prezzi
non sembra tener conto dell’inversione di tendenza che si è evidenziata
negli ultimi mesi». L’associazione di categoria sostiene, infatti, che
«nel mese di settembre lo stacco della benzina, pari a 3,2 centesimi di
euro al litro, ha fatto registrare il valore più basso degli ultimi
sette mesi e della media dell’intero 2008 (3,4 centesimi di euro al
litro)». Per l’Up anche il gasolio ha mostrato una tendenza analoga: la
differenza di prezzo rispetto agli altri Paesi europei «a settembre ha
fatto registrare un valore di 3,1 centesimi al litro, anche in questo
caso inferiore alla media dell’intero 2008 (3,4 centesimi al litro)».