“Non sappiamo con quale coraggio si possano definire ribassi quelli applicati oggi da alcune compagnie: da -0,5 a -1 centesimo al litro.
Si tratta di risibili diminuzioni, ancora del tutto insufficienti.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, vi è il margine per una riduzione dei prezzi dei carburanti ben più consistente, pari ad almeno 7-8 centesimi al litro, soprattutto alla luce della riduzione della quotazione del Petrolio sui mercati internazionali (oggi a circa 87 Dollari al barile) e della ripresa dell’Euro sul Dollaro (oggi a 1,37).
I cittadini non ne possono più di questa situazione: gli attuali sovrapprezzi, infatti, pesano sulle tasche degli automobilisti per 198 Euro annui (108 per costi diretti e 90 per costi indiretti).
Per tali ragioni è indispensabile che il Governo, tra gli innumerevoli “impegni” che esulano dalle sue competenze, torni ad occuparsi dei problemi reali del Paese, disponendo l’applicazione immediata dei punti del protocollo definito con la filiera petrolifera:
– L’istituzione della Commissione Istituzionale sulla doppia velocità dei prezzi;
– La razionalizzazione della rete e l’apertura alla vendita attraverso il canale della grande distribuzione;
– Il blocco settimanale degli aumenti;
– L’eliminazione della cifra dei millesimi, fuorviante ai fini della comprensione e della comparazione dei prezzi.
Oltre a ciò, è urgente disporre l’applicazione della cosiddetta accisa mobile, in grado di bilanciare la tassazione, contribuendo così a calmierare i prezzi dei carburanti.