Berlino, l’aeroporto fantasma: oltre 20mila difetti costruttivi
Altro che autorizzati all’atterraggio, il nuovo super aeroporto internazionale di Berlino non è nemmeno riuscito ancora a decollare. Come dire che lungaggini burocratiche e lavori infiniti non sono appannaggio solo del nostro Paese ma accadono anche nella super-efficiente Germania, che in Europa guarda un po’ tutti dall’alto in basso.
L’inaugurazione del “Willy Brandt International Airport” era inizialmente fissata per il 2011, poi rinviata al giugno 2012 ma annullata a pochi giorni dall’evento. Adesso, nel 2013, le autorità locali dicono di non poter prevedere una data certa in cui verrà effettivamente aperto il nuovo scalo che è, a tutti gli effetti, un aeroporto fantasma.
“La situazione non è così drammatica – si schermisce il sindaco Klaus Wowereit – e non è vero che tutti ridono di Berlino. Anzi, noi siamo orgogliosi del fatto che tutto il mondo guarda con attesa alla nostra città”. Un’attesa infinita verrebbe da dire. I tecnici hanno riscontrato oltre 20mila difetti di costruzione, dai pavimenti rotti a un grave problema nel sistema automatico antincendio: tutti elementi che rendono l’aeroporto inutilizzabile.
“Ci sono cose più importanti dell’aeroporto di Berlino in questo momento – spiega l’economista Olaf Ploetner – tuttavia è comunque molto imbarazzante, perché la gente perde fiducia nelle nostre capacità di avere successo nei grandi progetti”. Lo scalo di Berlino, in effetti, non è l’unica grande opera tedesca incompiuta e avvolta dalle polemiche ma sta diventando un simbolo d’inefficienza, senza contare i costi che, secondo le stime, alla fine sfonderanno il budget iniziale di oltre 2 miliardi di dollari.
Fonte: www.tmnews.it