Bertolaso lancia l’allarme vulcani: Ischia il più pericoloso, ha colpo in canna
ROMA
«Il Vesuvio – afferma Bertolaso – è il più grande problema di
Tanto per far capire quello che potrebbe succedere, Bertolaso ha
«Nella fascia rossa ci sono attualmente 18 comuni abitati ufficialmente
L’esplosione del vulcano, inoltre, «provocherebbe una colonna di fumo e
Ed è per questo che «abbiamo chiesto alla commissione di rielaborarli,
Non è il Vesuvio, ma Ischia il vulcano che preoccupa di più gli
(27 aprile) – Se il Vesuvio dovesse risvegliarsi, anche Napoli sarebbe
interessata dall’eruzione: una parte del capoluogo partenopeo potrebbe
dunque essere inserita nell’elenco dei comuni della ‘zona rossa’ e, di
conseguenza, andranno rivisti i piani di evacuazione, che non
riguarderanno più 500-600mila persone ma oltre un milione di cittadini.
Lo dice il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso in un incontro
con la stampa estera, sottolineando che gli scienziati stanno
rielaborando gli studi e gli scenari fin qui ipotizzati proprio per
valutare la possibilità di allargare la zona rossa.
protezione civile che c’è in Italia, perchè ci sono interi paesi
costruiti nella zona del vulcano che sarebbe invasa da un’eruzione. Al
momento il vulcano è tranquillo ma sappiamo bene che la situazione, il
giorno in cui il Vesuvio si risveglierà, sarebbe assolutamente
drammatica».
illustrato alcuni scenari prefigurati dagli scienziati, ricordando che
l’eruzione sarebbe preceduta da terremoti con conseguenze «paragonabili
a quello che è accaduto a L’Aquila il 6 aprile dell’anno scorso» e
sottolineando che per l’evacuazione dei cittadini ci sarebbe al massimo
una settimana di tempo, molto più probabilmente tre-quattro giorni.
da 500mila cittadini, dunque diciamo almeno da 650-700mila – premette
il capo della Protezione Civile – Tutti questi sarebbero interessati da
terremoti, colate piroclastiche, colate di cenere e fango che
andrebbero ad interessare buona parte del territorio».
lapilli alta fino a 20 chilometri e la caduta di cenere interesserebbe
una zona compresa tra Salerno e quella al confine tra Lazio e
Campania». Infine, al suolo ricadrebbero due metri di cenere per ogni
metro quadro, facendo di fatto collassare molti edifici. Per evitare
inutili allarmismi, Bertolaso ripete che si tratta di «scenari che non
vanno presi per oro colato».
in modo da vedere se bisogna allargare la zona rossa e predisporre
piani di evacuazione per almeno un milione di cittadini, tra cui molti
di Napoli».
scienziati. «Il vulcano che potenzialmente ha il colpo in canna
peggiore di tutti – ha spiegato Bertolaso – è l’isola di Ischia, dove
l’ultima eruzione si è registrata nel 1.300. Non vi sono al momento
ragioni per temere che si risvegli, ma ciò può sempre avvenire e dunque
va costantemente monitorato». In diecimila anni il cono vulcanico è
cresciuto di 800 metri. «Ciò significa – ha concluso – che nel ventre
del monte Epomeo si sta caricando una camera magmatica che potrebbe
esplodere con conseguenze drammatiche».