Bimbo di 10 anni spappola con un calcio la milza alla maestra. Pisani: “Le istituzioni intervengano concretamente avviando campagne di sensibilizzazione nelle scuole”
La milza spappolata. La vittima una maestra elementare, l’aggressore un bambino di appena 10 anni. E’ quanto successo ieri mattina al 48° Circolo Didattico “Madre Claudia Russo” in via delle Repubbliche Marinare a Barra. I fatti. Siamo in classe e si sta per svogere la prova nazionale del progetto sperimantale di valutazione dell’Invalsi. Dal suo banco, un alunno grida una frase di sfottò ad alta voce. Il piccolo Salvatore, l’aggressore, credendo che tale presa in giro fosse rivolta a lui ha prontamente lanciato con violenza un portapenne all’altro bambino. Maria Marcello, 48 anni, si trova in aula in quel momento e assiste all’episodio, quindi, per evitare una rissa tra bimbi, afferra per un braccio Salvatore. Ma il piccolo ormai non ci vede più, è in preda ad una crisi di rabbia, e comincia a scalciare colpendo violentemente la maestra al fianco sinistro. Bastano pochi secondi e Maria Marcello si accascia al suolo. Le sue condizioni peggiorano istante dopo istante, quindi viene immediatamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Villa Betania”. Qui l’equipe di medici la operano d’urgenza aspertandole la milza che si presenta praticamente spappolata.
Intanto i genitori del piccolo aggressore saranno ascoltati oggi dal vicequestore Pietro De Rosa, del commissariato di polizia di San Giovanni a Teduccio, che sta conducendo le indagini per stabilire l’esatta dinamica dell’episodio ed inviare poi, data la giovane età dell’aggressore, una segnalazione alla Procura della Repubblica.
“Una violenza inaudita – afferma l’avv. Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. L’aspetto più grave e che ci ha fatto rabbrividire è l’età del ragazzino. Così piccolo ma con una così grande ferocia. Purtroppo sono sempre più numerosi i casi di violenza e risse tra minorenni. Proprio in questi ultimi giorni telegiornali e stampa hanno diffuso le immagini, riprese da un telefonino, in cui dei ragazzi pestavano a sangue un proprio coetaneo. Diversi anche i casi in cui a cadere tra le grinfie dei prepotenti sono ragazzi disabili. Una violenza animalesca che bisogna immediatamente fermare. Di questo passo come cresceranno e soprattutto chi diventerrano i ragazzi del futuro? Stando ai fatti, i nostri ragazzi hanno bisogno di riscoprire i valori dell’amicizia e della fratellanza. E’ il momento, quindi, che le istituzioni intervengano concretamente avviando delle campagne di sensibilizzazione contro la violenza ed il bullismo in tutte le scuole elementari, medie inferiori e superiori della Campania”.