Bini Smaghi: in arrivo nuova ondata di svalutazioni bancarie
Le banche protrebbero presto andare incontro a nuovi forti svalutazioni. L’avvertimento è di Lorenzo Bini Smaghi,
membro italiano della Bce. «La rapida espansione degli accantonamenti
ai fondi rischi su crediti – spiega – suggerisce che potrebbe essere
imminente una nuova ondata di svalutazioni delle attività
bancarie nell’area dell’euro, con conseguenti riduzioni patrimoniali».
In un intervento all’Università di Firenze, Bini Smaghi ha sottolineato
poi che «vi sono segnali di un deterioramento della qualità creditizia
del portafoglio prestiti delle banche riconducibile all’acuirsi delle
difficoltà finanziarie nel settore delle famiglie e delle imprese». E
le difficoltà sul fronte del credito potrebbero zavorrare la ripresa
nell’area euro, nonostante i buoni segnali di questi ultimi mesi.
Il peggio è alle spalle ma la ripresa sarà graduale
«Negli ultimi mesi – ha detto Bini Smaghi – sono emersi crescenti
segnali di stabilizzazione dell’attività economica nell’area
dell’euro». Elementi che «ci suggeriscono che è terminato il periodo di
significativa contrazione». Anche gli andamenti recenti dei mercati finanziari
generalmente positivi e migliori delle attese «hanno influito
favorevolmente sulle prospettive di stabilità finanziaria». Ma la
ripresa sarà molto graduale. «Permangono numerosi rischi e fragilità,
che – associati a un’elevata incertezza – denotano una persistente
vulnerabilità dell’economia e del settore finanziario» fa notare il
banchiere.
Regolamentazione dei mercati, un treno da non perdere
Lorenzo Bini Smaghi, membro italiano del board della Bce è
convinto che quello della regolamentazione dei mercati finanziari, sia
un treno da non perdere assolutamente. Specialmente alla luce degli
accordi sottoscritti al G20. A livello politico, l’intesa sul programma
di regolamentazione non ha precedenti, in termini sia di portata sia di
copertura geografica. La crisi, afferma Bini Smaghi,«offre alle banche
l’occasione di rivedere radicalmente le pratiche di gestione del
rischio, e verificare che i metodi adottati siano idonei ad affrontare
le complessità dei mercati finanziari».
Gli aiuti della Bce non possono durare per sempre
Non bisogna perdere treno delle riforme anche perché, ha ricordato
il membro italiano dell’Eurotower, le misure assunte dalle banche
centrali nel corso della crisi finanziaria sono «eccezionali e non
possono durare per sempre». Come dire: l’era del denaro a costo zero
non può durare per sempre. Lo stesso numero uno della Fed Ben Bernanke,
d’altronde, ha detto che prima o poi occorrerà rialzare i tassi
dì’interesse. Bini Smaghi ha comunque sottolineato come nel nostro
Paese la ristrutturazione del sistema finanziario non sia impellente
come in altre aree del mondo, dal momento che in Italia «la vigilanza è
stata fatta in modo più prudente che in altri Paesi».