Biotestamento, da lunedì si va in aula
Ultimo vaglio della Commissione Affari sociali della Camera al Ddl sul biotestamento, che si appresta ad approdare in Aula lunedì prossimo. La discussione potrebbe tuttavia slittare di un giorno, per dare più tempo alla presentazione degli emendamenti al provvedimento. La XII Commissione ha dato mandato al relatore, Domenico Di Virgilio (Pdl), con i voti favorevoli di Pdl, Lega e Udc. Contrari Pd e Idv, mentre Fli non era presente al voto. Sono state infine recepite, con cinque emendamenti ad hoc del relatore, le osservazioni contenute nei pareri delle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali. In sintesi viene messo nero su biano che ”il provvedimento non porterà oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato – spiega il relatore – Dall’altro si interviene sul comma 3 dell’articolo 7, stabilendo che, in caso di controversie tra medico curante e fiduciario, il parere espresso dal collegio dei medici non sara’ vincolante”. Un disegno di legge su cui si annunciano scintille dentro e fuori dal parlamento. E’ ”una legge liberale” rivendica il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, ”perché prevede per la prima volta il principio del consenso informato anche prima che una persona si possa trovare a non poterlo esprimere. E’ perfettibile, ma rimane salda sui suoi principi fondamentali”. Di tutt’altro avviso il Pd e l’Idv. ”E’ una legge ideologica, contro la volontà dei pazienti e dei medici”, sostiene Livia Turco (Pd). “E’ gravissimo – dice la deputata – che il relatore abbia proposto degli emendamenti che di fatto erano imposti dalla Commissione Bilancio. E comunque, anche dopo queste modifiche non vengono previsti nuovi finanziamenti per gli stati vegetativi persistenti e per le cure palliative dei malati terminali. Oggi in commissione Affari sociali abbiamo assistito nuovamente alla vergogna di una discussione condizionata dall’ideologia. Quando si tratta di vita, la destra abbonda in retorica ma non trova un euro in più per realizzare nuovi progetti”. Si tratta di un testo ”pessimo”, rincara Silvana Mura (Idv). ”Una legge liberticida che nega il diritto all’autodeterminazione del paziente”.