Blitz dei vigili nelle copisterie universitarie, centinaia i libri sequestrati
Libri fotocopiati: un classico di chi va all’università. Ieri i vigili urbani di Napoli hanno accertato che in numnerose copisterie che si trovano in prossimità dell’Università Federico II, frequentate da moltissimi studenti, si vendevano “sottomano” anche testi universitari fotocopiati e quindi illegali. Quattro sono stati i titolari tra copisterie e librerie ad essere denunciati mentre sono stati sequestrati centinaia di libri fotocopiati e macchine usate per la riproduzione. “Giusta l’operazione dei vigili urbani – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. Chi viola la legge va punito. Tuttavia è necessario evidenziare che questo mercato ‘nero’ viene alimentato a causa dei prezzi eccessivi che le case editrici impongono sui testi universitari. Costi che non sono alla portata di tutti. Oggigiorno un libro di poche pagine può arrivare a costare anche 30 euro per non parlare dei grandi manuali, si possono superare anche i 120 euro. Moltiplichiamo poi questi prezzi per i numerosi esami, ed in media il programma di un esame prevede minimo due-tre libri. La spesa complessiva per uno studente e per la sua famiglia è improponibile. A ciò aggiungiamo anche i prezzi per gli abbonamenti al trasporto pubblico, il cui costo tra l’altro aumenterà dal primo aprile, e, se si tratta di uno studente fuorisede, mettiamo in conto anche il fitto di una stanza. Alla fine ne viene fuori che l’università è per pochi privilegiati che possiedono sostanziose disponibilità economiche! Siamo del parere che per ottenere una riduzione del fenomeno dei libri fotocopiati è necessario ‘democratizzare’ ed abbassare i prezzi dei testi. Anche studiare adesso è un lusso!”
Ma cosa scrivete?????? A parte il fatto che questo articolo generalizza, poi riporta dei dati assolutamente senza senso. Quale libro di poche pagine costa 30 euro? I libri universitari che superano il centinaio di euro sono relativamente pochi, magari in facoltà come medicina che presuppone lo studio su materiale fotografico a colori. E comunque uno studente che intraprende un certo percorso di studio deve aspettarsi che per n anni non potrà ammortizzare i costi con alcuna entrata. Lavorando nel settore frequento spessissimo le università, e generalizzare quello che scrivete è assolutamente senza senso. Per carità ci sarà senza dubbio lo studente che fatica ad arrivare a fine mese, ma vogliamo parlare di quelli che a pranzo si fanno l’aperitivo al bar, poi la sera l’happy hour…e alla fine lamentano il costo dei libri!