Bloccati altri 27 milioni destinati alla cultura
Congelati altri 27 milioni di euro per il Fus, il Fondo unico per lo spettacolo, già ridotto quest’anno a 258 milioni. La causa è da ricercare in alcuni commi della Finanziaria che rimandano a provvedimenti del ministero dell’Economia in merito a possibili scostamenti dagli introiti preventivati dalla vendita delle frequenze del digitale terrestre alle compagnie telefoniche. Stando a quanto si apprende i 27 milioni non potranno in ogni caso essere utilizzati entro l’anno nemmeno se la compravendita delle frequenze del digitale andasse a buon fine.
“Con questa procedura il Governo non fa altro che colpire e deteriorare le eccellenze italiane – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Il ministro Tremonti non ha dato alcuna spiegazione riguardo all’utilizzo dei fondi in caso di buon esito dell’andamento delle frequenze del digitale. In questo modo non si è fatto altro che bloccare a priori importanti risorse per la nostra cultura che dovrebbero invece essere garantite a prescindere da qualsiasi altra questione. I tagli al Fus stanno provocando enormi danni: causano disoccupazione e la morte di uno dei settori più redditizi che rendono gli italiani famosi del mondo. Stanno ammazzando la nostra cultura, le nostre radici e tradizioni! I musei ed i teatri sono in crisi ed alcuni si avviano alla chiusura. E’ necessario un intervento immediato del Governo che ha il dovere civile e morale di risollevare il settore culturale, fondamentale risorsa per l’Italia. Questa Finanziaria sta demolendo l’intero Paese e lo Stato non fa nulla! Siamo indignati!”