Blocco delle auto nelle ore critiche, danneggiati studenti, genitori, lavoratori
A seguito del blocco del traffico esteso non solo al mercoledì di ogni settimana, ma adesso, anche al venerdì dalle 7,30 alle 11,30, sono in molti, tra lavoratori, genitori che accompagnano i figli a scuola e studenti, a lamentarsi. Il divieto emesso nelle ore critiche, cioè, quelle in cui aprono scuole, licei, uffici, non è accettabile da parte di quelle categorie che non possono fare a meno di utilizzare l’auto. Penseremo, ci sono i mezzi pubblici. Ma credetemi, vi parlo in base alla mia esperienza, affidarsi ai mezzi pubblici soprattutto quelli che dalle province portano al centro di Napoli, è un utopia. Bisogna mettere in conto che è possibile fare tardi ad un appuntamento, ritardare ad un esame, arrivare tardi sul posto di lavoro con conseguente decurtamento dello stipendio, poiché non sempre gli orari degli autobus sono rispettati o semplicemente, vuoi per il traffico, vuoi per la cattiva manutenzione della strade, vuoi per altro, gli autobus in particolare, non sono certo puntuali.
Cosa ne pensate? Vi lascio con due commenti presi da “Il mattino” di Napoli che sono molto eloquenti:
Napoli, con il blocco alle auto si danneggiano genitori e bambini
Ma i nostri geniali amministratori del
Comune di Napoli, si rendono conto che con il blocco delle auto dalle
ore 07.30 del mercoledì e probabilmente nel prossimo futuro anche del
venerdì, 2 coniugi che devono andare a lavoro fuori Napoli e devono
accompagnare uno o più figli a scuola che evidentemente non aprono alle
07.30, devono per forza non rispettare questo divieto, cosa devono fare
parcheggiare i propri figli alle 07.30 da qualche parte oppure prendere
casa fuori Napoli….
Che senso ha l’ora di inizio alle 07.30, quali esperti, quali modelli
matematici e quali statistiche sono state hanno utilizzate, si è visto
che l’inquinamento non diminuisce con questi meccanismi perché nel
corso della stessa giornata, alla fine del divieto tante auto comunque
vengono utilizzate, almeno il precedente divieto (dalle ore 09.00 )
consentiva a quelli come noi (e non siamo pochi purtroppo) di
rispettare questi divieti.
Ma quando cominciano a sostituire i mezzi pubblici con quelli ad
alimentazione elettrica, ad aumentare concretamente il numero delle
linee e degli autobus, così chi si muove per Napoli non ha la necessità
di prendere l’auto……..
Con la città senza traffico l’attesa del bus dura oltre un’ora
È possibile che nonostante la riduzione di
percorso ci siano tempi d’attesa così lunghi? Domenica scorsa sono
stato alla fermata del bus C67 oltre un’ora tra le ore 7,45 ca e le ore
9 per raggiungere Capodimonte per poi dopo un’ulteriore attesa
raggiungere il centro.
E non c’era ombra di traffico: la circolare penso che per effettuare
tutto il percorso impieghi meno di 50 minuti. Col freddo che c’è stato
siamo quasi rimasti congelati: mi domando ma se ciò avesse provocato
dei malori chi ne rispondeva?
Certamente nessuno anche se la responsabilità del disservizio è della
direzione. L’anm sta attuando la politica di frazionare i percorsi con
la complicità del Comune che ha interdetto alcune piazze della città
allo stazionamento dei mezzi pubblici.
Mentre prima si ragiungeva il centro con la linea 137, adesso bisogna
cambiare a Capodimonte e attendere una nuova linea, se va bene, o altre
due linee. Mentre prima da Piscinola si raggiungeva Piazza Plebiscito
con la 22, ora si è costretti a cambiare al Museo (interscambio
difficile anche con attraversamenti stradali).
Mentre prima da Piscinola si raggiungeva Piazza Garibaldi con la linea
110 ora si è costretti a ad effettuare altri 2 cambi se si vuole
raggiungerla nel più breve tempo posssibile, ecc., ecc. Bisogna tener
conto che non tutti i cittadini possono utilizzare la linea
metropolitana
DOBBIAMO AUMETARE LA FREQUENZA DELLE LINEE ANCHE RIDUCENDO I TEMPI DELLO STAZIONAMENTO.
Inoltre le fermate sono poste in luoghi scomodi per i viaggiatori in quanto è privilegiata la circolazione automobilistica.
Chi non ha la fortuna di stare bene in salute ed economicamente (per
sostenere i costi di un’auto e per pagare i parcheggi ed eventuali
multe per divieto di sosta) non dovrebbe essere sottoposto a queste
disfunzioni che a lungo andare si riflettono sull’organismo.
Rendiamo la vita dell’utente cittadino, specialmente di quelli meno fortunati, più agevole
Nicodemo