Body scanner a Fiumicino e Malpensa
Dalla prossima settimana arriveranno i primi body scanner, in via sperimentale, negli aeroporti di Fiumicino e Malpensa per i voli diretti negli Stati Uniti. Lo ha ribadito il presidente dell’Enac,
Vito Riggio, alla Commissione lavori pubblici al Senato. La novità
prevede due fasi di prova con due diversi tipi di scanner. L’Italia, ha
aggiunto Riggio, “è uno dei pochi Paesi in cui si farà la
sperimentazione di questi macchinari”.
La
prima fase della sperimentazione inizierà dunque la prossima settimana
e prevede l’utilizzo degli scanner a onde millimetriche, mentre la
seconda parte dei test prevede l’uso di macchina con tecnologia di
“tipo passivo” cioè a raggi infrarossi. “I body scanner ad onde
elettromagnetiche millimetriche, non hanno effetti sulla salute, a
differenza di quelli a raggi X che sono apparecchi medicali e dunque
esclusi dal ministero della Salute” – ha detto Riggio.
“Quelli
ad onde millimetriche sono i soli macchinari disponibili sul mercato
perché, ha spiegato il Presidente dell’Enac, quelli che si basano su
emissione di calore corporeo sono ancora in via di sperimentazione. A
Milano e Roma vedremo se effettivamente questi macchinari sveltiscono
le procedure di sicurezza. Se andranno bene, per l’estate avremo una
quindicina di macchine negli aeroporti con i voli diretti per gli Usa”.
L’Adoc dice “no” alla sperimentazione
Carlo
Pileri, presidente dell’Associazione per la difesa dei cosumatori, è
pronto ad iniziare la sua battaglia contro i body scanner. “Una
maggiore sicurezza non può realizzarsi se si viola la privacy dei
passeggeri e si lede la loro salute”, spiega Pileri. “Non vogliamo
essere cavie – dichiara ancora il presidente dell`Adoc – non
comprendiamo questa sperimentazione, tra l’altro decisa dall’Enac senza
ascoltare il parere delle Associazioni dei consumatori, che va a
discapito della salute e della privacy dei passeggeri”.
“Ci
chiediamo cosa possa succedere a chi dovesse rifiutare di passare il
body scanner, quali sono le misure previste?” prosegue Pileri. “E`
necessario fare chiarezza sui rischi e pericolo che si incorrono
utilizzando tali strumenti, sia dal punto di vista della salute che dal
punto di vista della privacy, una maggiore sicurezza non può essere
raggiunta violando altri diritti fondamentali. Infine, ha concluso il
presidente dell’Adoc, crediamo che sia necessario, una volta installati
i body scanner, aumentare del 30% il numero del personale di controllo
e dei varchi, al fine di non rallentare le operazioni di imbarco,
mantenendolo in linea con gli standard attuali”.