Bollette del gas meno care da aprile 2013
L’Autorità per l’energia ha emanato un documento di consultazione con il quale recepisce una indicazione del Decreto Sviluppo che prevede di trasferire alle famiglie, alle partite IVA ed alle piccole e medie imprese che non sono passate al Mercato Libero i cambiamenti di prezzo avvenuti sul mercato all’ingrosso del gas.
Infatti, negli ultimi tempi il prezzo del gas sul mercato spot è significativamente inferiore a quello dei contratti di lungo periodo Take or Pay, sinora presi a riferimento dalla legge per determinare i prezzi di riferimento del gas, fissati trimestralmente dall’Autorità per l’energia per i clienti del Mercato Tutelato (famiglie e piccole imprese).
Questo assurdo criterio, dal 1° gennaio 2010 sino ad oggi, ha fatto lievitare il prezzo del gas del 31%, garantendo un’ampia rendita alle Società di Vendita che acquistano il gas sul mercato spot. L’aumento del 31% corrisponde ad oltre 300 euro all’anno per una famiglia media che consuma 1.400 metri cubi di gas all’anno per la cucina ed il riscaldamento: molto di più se consideriamo le famiglie che abitano nelle zone più fredde del centro nord del Paese.
Il documento dell’Autorità, al quale va la piena adesione dell’Unione Nazionale Consumatori, stabilisce una nuova metodologia di calcolo dei prezzi di riferimento del gas che tiene conto del minor prezzo del gas sul mercato spot all’ingrosso. L’Autorità prevede che, a partire dal 1° aprile 2013, i prezzi di riferimento del gas per le famiglie e le piccole imprese del Mercato Tutelato possano diminuire del 7-8% (ed altrettanto da luglio 2013 e da ottobre 2013), recuperando così buona parte degli aumenti verificatesi negli ultimi anni.