BOLLETTE – NUOVA STANGATA IN ARRIVO?
Nel mese di aprile i costi del dispacciamento di energia in Italia sono schizzati di 250 milioni di euro. Se questo trend sarà confermato, in un solo anno avremo aumenti per 1 miliardo di euro per la bolletta elettrica. E tutto questo a vantaggio di pochi produttori, con una mazzata ai danni di imprese e consumatori, proprio nel momento in cui l’economia nostrana faceva segnare timidi segnali di ripresa.
L’allarme è stato lanciato in Parlamento dopo che erano stati resi noti i dati ufficiali del mercato sul distaccamento per l’energia.
Da qui la battaglia, perché i rilevamenti mostrano che a beneficiare del surplus di costi per i consumatori sono i grossi produttori, a cominciare da Terna, che realizzano enormi profitti, ben superiori a quelli già elevatissimi “di routine”. «I soldi – ha attaccato poche ore fa il senatore M5S Gianni Girotto – finiscono nelle tasche dei produttori di energia elettrica ad alte emissioni inquinanti». Al danno, insomma, si aggiunge la beffa. «Come vengono pagati i produttori, secondo quali calcoli? E perché improvvisamente – chiede polemico Girotto – i costi sono schizzati in alto?».
Ad essere carente ancora una volta è la trasparenza. Quella, tanto per cominciare, quella sul meccanismo di remunerazione del servizio. Da qui la richiesta avanzata da Girotto, condivisa da www.noiconsumatori.it, di effettuare i dovuti controlli sul funzionamento del mercato del dispacciamento, cambiare le regole del suo funzionamento e ampliare l’accesso alle informazioni e alla trasparenza».
«Riprendiamo e rilanciamo l’allarme lanciato dai 5 Stelle, cui va dato atto di condurre non solo battaglie di protesta, ma anche a tutela dei cittadini consumatori», commenta l’avvocato Angelo Pisani. «Quando si tratta dei mille diritti violati – aggiunge – siamo anche noi in prima fila. Stavolta lo siamo in particolare, perché quello sul caro energia è un fronte sul quale ci battiamo da anni, documentando sprechi e privilegi che alimentano le ricchezze di pochi e frenano la crescita di produttività, occupazione, futuro».