BOLLO AUTO – PIOVONO SOLLECITI DI EQUITALIA
Piovono per Natale nelle case di molti cittadini le
cartelle per pendenze relative al bollo auto. Ma in alcuni casi ci si può difendere.
Ogni fine anno l’Agente di riscossione invia regolarmente cartelle di pagamento per tributi, tasse ed altre pendenze verso enti pubblici, in primis le cartelle per la tassa di possesso del proprio
autoveicolo, il cosiddetto bollo auto. Prima di correre a pagare, ecco alcune cose da sapere, perché, appunto, molte notifiche potrebbero essere nulle.
Bisogna infatti considerare che Il bollo auto è soggetto a prescrizione, o meglio il suo pagamento
deve essere richiesto entro 4 anni dalla scadenza annuale del bollo stesso.
Inoltre, Equitalia può richiedere un pagamento entro due anni da quando è stato
consegnato il ruolo al cittadino, cioè da quando l’Ente pubblico verso cui il
cittadino ha il debito ha consegnato la pratica ad Equitalia per l’incasso. Perciò il pagamento può essere contestato se le date di iscrizione a ruolo, la consegna
dell’intimazione di pagamento o la prima richiesta per un bollo non pagato sono scadute, trovandosi al di fuori di questi termini.
NOI CONSUMATORI sta effettuando le verifiche su centinaia di cartelle e notifiche arrivate nelle ultime settimane agli automobilisti. Non è mai troppo tardi per farlo!