Bonanni: sì a riforma fiscale ma non deve produrre deficit, lo pagheremmo noi
Una riforma fiscale non in deficit, che tagli i privilegi e vada incontro ai ceti meno abbienti: è la proposta che avanzerà la Cisl domani, come annuncia il segretario generale Raffaele Bonanni questa mattina a Genova alla conferenza nazionale per il lavoro del Pd.
“La riforma -spiega Bonanni- non deve procurare deficit perché lo pagheremmo noi. Non deve generare debito. Bisogna giocare all’interno del calderone fiscale, lavorare ancora di più contro il lavoro nero, stando attenti a non allargare le ganasce, ma stringendole ancora di più contro l’evasione fiscale”.
“Il secondo punto – ha aggiunto Bonanni – è quello di tassare le rendite finanziarie, non i titoli di Stato. Terzo punto, la revisione di tutte le detrazioni che non vanno incontro ai ceti meno abbienti. Ci sono 400 agevolazioni frutto di 30 anni di azioni lobbistiche. Riteniamo inoltre che si possa aumentare di un punto l’Iva sui consumi più alti. Questo avrebbe la funzione non solo di trovare 12-13 miliardi di euro ma di stimolare i prodotti italiani. Anche sull’Iva – ha concluso Bonanni – bisogna recuperare evasione, si stima ci siano 55 miliardi evasi”.