Bonifica Bagnoli, tanti sprechi, poco ingegno
L’iniziativa per il risparmio energetico si rivela uno spreco. Sul lungomare di Bagnoli i lampioni attrezzati con pannelli solari sono stati accesi per un brevissimo periodo. Pochi mesi dopo l’inaugurazione dell’opera, la passeggiata è piombata nel buio. I vertici della decima municipalità ammettono il paradosso: anche se l’illuminazione è perfettamente funzionante, rimane fuori uso. Da mesi il litorale si presenta così: «mutilato», nonostante un investimento complessivo di oltre 20 milioni. «L’importante è aver realizzato i lavori – afferma il vicepresidente della municipalità Luca Simeone – Il problema tecnico è facilmente risolvibile, anche se, chiaramente, questa situazione non è bella. Anzi». Simeone chiarisce: «Il caso dipende dal passaggio di consegne tra le ditte che si occupano della manutenzione dell’illuminazione per il Comune. La nuova società deve procedere al collaudo dei lampioni e speriamo che lo faccia entro l’estate». Ma il paradosso dell’illuminazione è soltanto l’ultimo episodio dell’odissea che caratterizza, sin dal giorno della sua inaugurazione, le opere pubbliche realizzate nel tratto di costa partenopeo al confine con la città di Pozzuoli. Non a caso, i residenti lo hanno ribattezzato il «lungomare dei contrari» per le tante anomalie che caratterizzano il nuovo look di via di Pozzuoli, l’ultima via di Napoli. La prima stranezza fu portata alla ribalta dall’associazione «Napoli punto e accapo». Le panchine, installate sul marciapiede a ridosso della scogliera, erano state montate con le spalle verso il mare, proiettavano invece lo sguardo verso la strada e fin dentro le case. Seguì il caso del marciapiede: riqualificato dall’Autorità portuale ma solo per metà. La passeggiata ancora oggi è incompleta: dal Dazio sino all’altezza della succursale della scuola media Michelangelo ci sono graziosi lampioni e muretti bassi, decorazioni in verde a forma di croce che intervallano mattoncini marroni, mentre il tratto successivo non è stato rifatto, è rimasto alla vecchia maniera. Le ringhiere sono gialle e arrugginite. E proprio all’altezza della scuola, la carreggiata si restringe per fare spazio a un guardrail, collocato nel mezzo della passeggiata sulla costa, da passeggiata sul mare a arredo stile autostrada. Il peggio è che sono ancora incerti sono i tempi per il completamento del restyling, a causa dei ritardi nella bonifica della spiaggia. «In quel tratto – spiega il vicepresidente della municipalità – la sabbia inquinata non è stata ancora sostituita», quindi gli operai non possono proseguire l’intervento, perché verrebbero a contatto con sostanze cancerogene. «Non è stato possibile finire i lavori per questa ragione, ma la gente ogni giorno prende il sole in quel tratto di spiaggia inquinato e nessuno controlla», attacca l’assise di Bagnoli. «Per sostituire l’arena inquinata – spiega Simeone – è stato realizzato un nuovo progetto dal commissariato alle bonifiche che attende l’ok del ministero dell’Ambiente». Ma i problemi del litorale non finiscono qui: «Il problema principale è il traffico, occorre definire un sistema di mobilità che eviti la congestione che si crea tutti i giorni della settimana, e soprattutto nel weekend». All’assessore comunale alla Legalità Luigi Scotti, anche dopo le proteste dei residenti, la municipalità ha chiesto di prevedere la pedonalizzazione del lungomare in determinate fasce orarie. |
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