BONUS GENITORI FINO A 5.000 EURO – COME FARE PER AVERLO
Quasi 9 milioni di euro risultano ancora disponibili per il bonus
Giovani Genitori. In questi giorni l’Inps ha comunicato attraverso il suo portale online che il credito a disposizione per
l’incentivo, fino a tutto il 29 settembre 2015, è pari a 8.775.000 euro.
Il bonus, pari a 5.000 euro, spetta alle aziende. L’Inps non eroga materialmente i soldi, ma dà all’impresa uno sgravio contributivo: vale a dire che l’azienda può compensare i contributi dovuti mensilmente con il Bonus ricevuto. Questo provvedimento è infatti finalizzato all’assunzione
di genitori precari o disoccupati che non abbiano ancora compiuto 36 anni. Ne hanno diritto, sotto forma di agevolazione fiscale, le aziende che assumono a tempo indeterminato
i giovani genitori con tali caratteristiche, o che trasformano a tempo indeterminato un contratto a termine.
Vediamo allora nel dettaglio quali sono i requisiti richiesti al lavoratore. Quest’ultimo, come detto, non deve
aver compiuto i 36 anni e deve avere almeno un figlio che minore di 18
anni. In tal caso, deve preventivamente iscriversi nella Banca Dati Giovani Genitori. Potrà farlo, però, solo se vengono rispettate ulteriori condizioni, cioè se è titolare di uno dei seguenti rapporti: contratto di lavoro subordinato a termine; contratto di somministrazione (interinale); contratto intermittente; collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) o
contratto a progetto (co.co.pro); lavoro
occasionale accessorio. In caso di nuova assunzione a tempo indeterminato e
successivo licenziamento – spiega l’Istituto di previdenza – se sussistono ancora le condizioni il lavoratore è
libero d’iscriversi nuovamente alla banca dati.
Passiamo ora ai requisiti che sono richiesti alle imprese per ottenere il Bonus. Il diritto spetta alle aziende private (comprese
le imprese sociali) e le società cooperative, mentre sono esclusi dall’incentivo gli
enti pubblici (economici e non), i gruppi parlamentari, le associazioni, e, in
generale, i datori di lavoro non qualificabili come imprenditori.
Inoltre, per ricevere il bonus, le imprese devono essere
in in regola con gli adempimenti
previdenziali del Durc e non devono aver effettuato nei sei mesi precedenti licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o per
riduzione del personale, né sospensioni dal lavoro o riduzioni dell’orario di lavoro
per crisi aziendale, ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione
industriale.
Infine, il lavoratore per il quale si chiede l’incentivo non deve
essere stato licenziato dalla stessa azienda, o da impresa controllata o
collegata, nei 6 mesi precedenti all’assunzione.