Bonus per auto e pc, decreto a gennaio
Ripartiranno a gennaio gli incentivi per l’acquisto di auto ecologiche.
Saranno rinnovati, ma con qualche ritocco. Il governo ha allo studio un
decreto legge che verrà presentato, appunto, all’inizio del 2010. In
cantiere vi sono anche altri bonus per agevolare la vendita di pc,
elettrodomestici, mobili e macchine utensili. Nel testo rientrebbero,
poi, gli sgravi fiscali per quegli istituti di credito che hanno
sottoscritto la moratoria per i debiti delle piccole e medie imprese. E
infine il fondo per il digitale terrestre. Saranno recuperate in questo
modo alcune delle misure escluse dal maxiemendamento alla Finanziaria,
che è diventata più pesante. L’ammontare da finanziare è salito da 8 a
quasi 9 miliardi di euro (8,9). Intanto, il voto alla manovra slitta ad
oggi. Inizierà non prima delle 20. La tabella di marcia dei lavori in
commissione Bilancio della Camera prevede infatti che entro quell’ora
siano presentati i subemendamenti. Ieri a Montecitorio si è lavorato
essenzialmente sulle ammissibilità. In proposito, il presidente della
commissione Bilancio della Camera Giancarlo Giorgetti ha rilevato che
«la seconda parte della tabella relativa alle ripartizioni delle
risorse dello scudo fiscale per risultare ammissibile va riformulata».
Nel maxitesto (presentato nella notte tra ieri e venerdì) è saltata,
all’ultimo momento la norma che stanziava tra i 200 e i 300 milioni di
euro per i Comuni azionisti di aziende pubbliche, le ex
municipalizzate. Oggi gli enti locali sono infatti alle prese con i
bilanci in rosso di queste multiutility, dopo che a suo tempo erano
stati costretti a restituire al Tesoro le agevolazioni Irpeg, risultate
in contrasto con la normativa comunitaria. Tra le novità vi sono i
rimborsi Ici ai Comuni. L’anno scorso le amministrazioni locali, con
l’abolizione dell’imposta sulla prima casa, avevano perso infatti
incassi consistenti. Perciò sono stati previsti 156 milioni di euro per
il 2008 e 760 milioni per il 2009. Cambia, poi, la gestione degli
immobili pubblici. C’è il via libera alla possibilità per l’Agenzia del
Demanio di alienare gli immobili statali con trattativa privata se i
beni non superano il valore di 400.000 euro. Ammonterebbero a 600
milioni nel biennio 2010-2011 le maggiori entrate sulle quali potrebbe
contare lo Stato grazie alla vendita delle sue proprietà. Da segnalare
che lo sconto del 20% dell’acconto Irpef 2009, che era stato previsto
da un decreto legge di novembre, è stato inserito nella Finanziaria. È
una manovra che, complessivamente, soddisfa il ministro Brunetta. «Mi
soddisfa perché è una Finanziaria di tempi ancora difficili ma stiamo
evitando l’assalto alla diligenza, tutta un’altra cosa rispetto a 10-20
anni fa», osserva il titolare della Funzione Pubblica, che chiude anche
definitivamente la polemica con il collega Tremonti. «Oggi si devono
fare delle riforme che non costano, perché per quanto riguarda il
rigore il mio è lo stesso di Tremonti. Alcune riforme le stiamo già
facendo», puntualizza. Scoppia invece la protesta dopo il taglio ai
contributi per l’editoria. Minata la sopravvivenza di giornali di
partito, tv e radio locali, ma anche di quotidiani come l’Avvenire. La
Fnsi, il sindacato dei giornalisti, ha convocato per lunedì i cdr di
giornali politici, cooperativi e di idee. Mentre il segretario di
Stampa Romana, Paolo Butturini, ha ventilato l’ipotesi di una «vendetta
interna alla maggioranza, perché tra le vittime dell’emendamento c’è Il
Secolo d’Italia, vicino a Gianfranco Fini». Ma il malcontento si spinge
oltre l’opposizione. Subemendamenti contro la norma sono stati
presentati non solo dal Pd. Ce n’è almeno uno del Pdl e uno della Lega.
In particolare sono due i sub emendamenti della maggioranza. Uno è
firmato da Silvana Comaroli della Lega e l’altro da Marcello De Angelis
(Pdl ex An).