Borse, l’Europa scivola ancora. Appello parti sociali: progetto di crescita
Ancora una giornata difficile per le borse europee, che aprono tutte in negativo. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in calo dell’1,38%, il Ftse All Share in perdita dell’1,28%. Parig ha aperto a -0,73%, Londra a -0,45% e Francoforte a -1,07%, Il tutto sulla scia delle borse asiatiche, in deciso calo per le preoccupazioni legate da un lato allo stallo negli Usa sull’innalzamento del tetto del debito e per i timori di un rallentamento della crescita, dall’altro per le preoccupazioni sul debito dell’Eurozona dopo che ieri S&P ha tagliato ancora una volta il rating della Grecia portandolo a un livello ormai prossimo a quello di default. Ieri sera calo anche a Wall Street: il Dow Jones ha perso l’1,59%, il Nasdaq il 2,65%.
Sale lo spread Btp-Bund. Prosegue la corsa dei premi di rischio sul debito europeo. Nella prima mattinata lo “spread” decennale italiano è volato a 321 punti, sui livelli precedenti al vertice Ue che ha deciso il nuovo salvataggio greco. Spagna a 340 punti, l’Irlanda a 857, il Portogallo a 828.
Ieri in Italia tutte le parti sociali hanno lanciato un appello congiunto: serve discontinuità per crescere. «Guardiamo con preoccupazione al recente andamento dei mercati finanziari», hanno sottolineato in una nota congiunta tutte le parti sociali, da Confindustria a Cgil e Cisl (la Uil, che figurava tra le firme, in serata si dissocia), con l’Abi, Alleanza cooperative italiane, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Reteimprese italia (Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti), Ugl. «Per evitare che la situazione italiana divenga insostenibile occorre ricreare immediatamente nel nostro Paese condizioni per ripristinare la normalità sui mercati finanziari con un immediato recupero di credibilità nei confronti degli investitori. Serve una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti ed una discontinuità capace di realizzare un progetto di crescita».