Bosco di Capodimonte, dove parcheggiare? Parcheggiatori abusivi ed auto sui marciapiedi. Pisani "Città invivibile, servono aree parcheggio per i napoletani"
“Ci sono arrivate tantissime segnalazioni riguardanti il problema del parcheggio in molte zone della città di Napoli. In particolare, faccio riferimento alla zona circostante il bosco di Capodimonte. Il bosco costituiva la riserva di caccia voluta da Carlo III di Borbone nel 1734 e circonda l’omonima reggia oggi sede di un ricco museo nazionale. Oggi giorno sono moltissimi i cittadini che si recano nell’area verde per approfittare di un giorno di relax tra arbusti, prati curati, corse in bici, footing e quant’altro. Il problema nasce quando i cittadini devono recarsi sul posto”.
È quanto spiega l’avvocato Angelo Pisani,
Presidente Nazionale dell’associazione Noi Consumatori.it.
“Più volte abbiamo denunciato l’inadeguatezza dei mezzi di trasporto pubblico della città di Napoli: le corse non sono frequenti o, almeno, non in grado di sopperire alle esigenze dei cittadini; non ci sono linee dirette che collegano la periferia con la città, figuriamoci con la località specifica di Capodimonte. Insomma, i cittadini, sono costretti ad utilizzare l’auto (salvo blocco del traffico), ma una volta arrivati sul posto si trovano a dover fare i conti con una dura realtà: non ci sono posti per il parcheggio. La zona che delimita il bosco – continua Pisani – è a doppio senso di marcia, benché vi siano lunghe file di automobili parcheggiate ai lati della strada. Una relativamente piccola zona circostante il bosco è costituita da strisce blu a pagamento, che laddove vi si trovi posto, costerebbe una fortuna sostare per qualche ora. Ecco allora che spuntano i parcheggiatori abusivi, dotati di fischietto e cappellino che dirigono il traffico ed accompagnano l’automobilista nella sua sosta sul marciapiede. Non solo si tratta di parcheggio abusivo per cui sostare sui marciapiedi penalizza i pedoni – ha chiosato Pisani -, ma si tratta anche di parcheggio a pagamento, poiché c’è il parcheggiatore abusivo di turno che è lì per quello.
I cittadini si trovano tra l’incudine e il martello: gli automobilisti non vogliono pagare alcuna tariffa ad alcun parcheggiatore abusivo, non solo perché le strade sono pubbliche e quindi si mette in ballo un principio per cui si sceglie di non sottostare a delle vere e proprie estorsioni, ma si tratta anche di parcheggio a rischio multa. Intanto, però non ci sono abbastanza aree di parcheggio che possano ospitare un gran flusso di persone.
La città di Napoli necessita, innanzitutto, di grandi aree di parcheggio, tra l’altro gratuite – sostiene Pisani -, e dove ciò non sia possibile il Comune deve adoperarsi per introdurre navette in grado di collegare i diversi punti della città di Napoli, soprattutto quelle zone turistiche come il bosco, appunto, oppure musei, mete archeologiche, chiese storiche, ecc.
Chiediamo alle Istituzioni locali di attivarsi affinché sia resa più vivibile questa città – ribadisce il Presidente dell’Associazione -. Dopo ciò che gli automobilisti napoletani pagano per delle assicurazioni salatissime e dopo il blocco del traffico che prevede lo stop alle auto inquinanti per tre giorni a settimana, tra l’altro, nelle ore cruciali per studenti e lavoratori, crediamo che sia il minimo che le Istituzioni locali possano fare per i cittadini!” ha concluso il Presidente di Noiconsumatori.it.
mappa dei parcheggiatori abusivi di napoli e provincia http://g.co/maps/hxskj questo è il link della mappa dei parcheggiatori abusivi di napoli e provincia per info e segnalazioni: [email protected]